E' stata sfiorata una nuova tragedia ad Assisi, dopo la morte di madre e figlio rimasti intrappolati nel loro appartamento invaso dal fumo.Nella tarda serata del primo giorno dell'anno, una donna di 45 anni residente appunto nella città serafica è rimasta vittima di una grave forma di intossicazione da monossido di carbonio a causa delle esalazioni emesse da un braciere acceso per riscaldare la camera dove riposava.
L' allarme è scattato grazie ad alcuni parenti che hanno subito chiesto soccorso al 118; gli operatori sanitari provvedevano a trasportarla prima presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Assisi,dove è subito emersa la gravità dell'intossicazione e di conseguenza il trasferimento all'Ospedale Santa Maria della Misericordia. I medici del nosocomio perugino – stando ad una nota dell'Ufficio stampa dell'Azienda ospedaliera – dopo aver proceduto agli accertamenti del caso, ed in considerazione di parametri respiratori preoccupanti, procedevano al trasferimento della donna all'Ospedale di Grosseto dove già nella notte scorsa, è stato iniziato il trattamento nella camera iperbarica. La prognosi dei medici è riservata Di quanto è accaduto ieri sera, si stanno occupando i Carabinieri di Assisi.