Alla questura di Terni è arrivata una segnalazione dell’Interpol nel pomeriggio di mercoledì 25 febbraio per la probabile presenza in città di una cittadina svizzera di 25 anni accusata di rapimento, sequestro e presa di ostaggi. La donna aveva rapito il figlio di 4 mesi, che subito dopo la nascita era stato affidato ad una struttura protetta, qualche giorno prima in Svizzera e secondo le Autorità elvetiche, che avevano emesso il mandato, si era diretta verso l’Italia.
Gli agenti della 1° Sezione della Squadra Mobile hanno immediatamente avviato le indagini, con il supporto del Servizio Centrale Operativo e del Servizio di Polizia Scientifica della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, anche perché nel mandato era stato specificato che il bambino era in imminente pericolo di vita.
Le ricerche sono andate avanti senza sosta, di giorno e di notte, fin quando gli agenti sono arrivati ieri pomeriggio ad una casa del centro storico, presa in affitto da un cittadino tunisino regolarmente residente a Terni; dentro hanno trovato la donna con il bambino.
Il bambino, prima di essere affidato ad una struttura protetta, è stato visitato dai medici del Santa Maria ed è stato trovato in buone condizioni di salute.
La donna, alla quale già durante la gravidanza era stata tolta la potestà genitoriale, è stata arrestata e portata al carcere femminile di Capanne, a Perugia, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.