Ieri i militari della Stazione di Terni hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare del “divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa” nei confronti di una donna albanese di 37 anni in fase di separazione dal marito e madre di 2 figli.
I militari, dopo la denuncia di un ternano 40enne e le relative indagini (piccolo imprenditore sposato e padre di 3 figli), per atti persecutori nei confronti della donna, che voleva a tutti i costi iniziare con lui una relazione sentimentale, hanno appurato, attraverso informazioni assunte da amici conoscenti e congiunti della vittima, che la stessa, da circa un anno molestava l'amato. La donna aveva assunto una serie di reiterate condotte (molestie e minacce telefoniche, pedinamenti, stazionamenti continui presso il posto di lavoro) che hanno portato la vittima a uno stato di ansia e paura nonché un fondato timore per l’incolumità sua e dei suoi familiari, essendo stato costretto così a un mutamento sostanziale delle sua abitudini di vita al punto da non uscire di casa da solo ed a non recarsi al lavoro per paura di incontrarla.
Addirittura in una occasione la donna ha manifestato l’intenzione di suicidarsi se l’uomo si fosse rifiutato di incontrarsi con lei, mentre un’altra volta ha simulato un sinistro stradale fingendo di essere stata investita dalla moglie della vittima, sdraiandosi sulle strisce pedonali (fatto appurato dalla Polizia Municipale).
Ora alla donna è vietato avvicinarsi ai luoghi frequentati e comunicare attraverso qualsiasi mezzo verso la persona offesa e i suoi congiunti.