Testimonianze, indagini, analisi. Prosegue senza sosta il lavoro degli agenti del commissariato di Foligno guidati dal vicequestore aggiunto Bruno Antonini e coordinati dal sostituto procuratore di Spoleto Gennaro Iannarone, per fare luce sulle circostanze che hanno portato alla morte a seguito di investimento di Annarita Guerrini, 60enne di Foligno, travolta e uccisa nella serata di sabato 10 ottobre nella strada che collega Sant’Eraclio a Foligno. La donna si trovava insieme ad un’amica C.D.A. di 61 anni, che nell’incidente è rimasta ferita e ancora si trova ricoverata in ospedale.
In carcere a Spoleto si trova attualmente detenuto con l’accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso un cittadino macedone di 28 anni rintracciato dagli agenti dopo circa un’ora dall’incidente e ritenuto colui che era alla giuda dell’auto e che sarebbe poi scappato dopo l’investimento che ha comportato il ritrovamento del corpo della vittima a centinaia di metri dal luogo dell’impatto. Proprio questo elemento non lascia escludere l’ipotesi che l’uomo abbia prima caricato in auto, una Bmw scura poi rintracciata dagli inquirenti, per poi scaricarla a molta distanza, forse dopo essersi accorto del decesso. E secondo gli inquirenti il 28enne poteva anche non essere solo, e anche per questo le indagini vanno avanti.
Nella giornata di martedì sono intanto attesi gli esiti degli esami clinici svolti sull’indagato e potrebbe essere disposta l’autopsia sul corpo della 60enne. E sempre nelle prossime ore è atteso in carcere l’interrogatorio di garanzia e a seguire l’udienza di convalida del fermo del 28enne.
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(Foto dall’edizione del Corriere dell’Umbria del 12/10/2015)