All’ospedale di Pantalla, prima linea in Umbria nella lotta al Coronavirus, si intrecciano storie di coraggio, di sacrificio, di speranza, di dolore, di solidarietà.
Le storie belle, quelle che danno speranza in un momento così difficile. Le storie di coraggio, come quello che emerge dalle con cui Carla Vannini, anestesista all’ospedale di Pantalla, ha raccontato come il personale si preparava all’emergenza.
O dell’operatrice sanitaria tuderte che, per non correre il rischio di infettare i propri familiari, si è trasferita in una casa a Pantalla, presa in affitto, vicino all’ospedale. E lontano dai suoi affetti, in un momento così drammatico.
Perché l’ospedale di Pantalla, da quanto è stato scelto come Centro Covid, è diventato la prima linea contro il virus. Dove 36 pazienti, provenienti anche da fuori regione, combattono per superare le crisi respiratorie provocate dal Coronavirus.
Due pazienti, nonostante tutti i tentativi di medici e infermieri, non ce l’hanno fatta. L’ultima vittima, nella giornata di sabato, è una donna di Sansepolcro di 83 anni. Era stata ricoverata all’ospedale di Città di Castello e quindi a Pantalla.
Dove medici e infermieri, nonostante lo sconforto di fronte ad una persona che non ce la fa, continuano a curare e a dare sostegno, in ogni modo, ai pazienti.
Uno di questi è in terapia intensiva. Presto, l’ospedale della Media Valle del Tevere potrà disporre di nuovi ventilatori polmonari, necessari per garantire la sopravvivenza dei pazienti più gravi.
Perché è stata notevole la risposta dei residenti del comprensorio alle sottoscrizioni per dotare l’ospedale di nuove apparecchiature. Che superata l’emergenza dovranno restare a Pantalla.
La raccolta di fondi sostenuta dal Comune di Todi attraverso La Rosa dell’Umbria Odv (Iban: IT60F0622038700000001001314) ha consentito di raccogliere in soli tre giorni circa 100mila euro. Con le donazioni che continuano a crescere.
E che si aggiungono al sostegno che continuano a dare imprenditori della zona, associazioni, singoli cittadini. C’è chi sostiene i volontari (la Protezione civile di Todi, tra l’altro, garantisce pasti a medici e infermieri dell’ospedale che ne hanno bisogno); chi produce o comunque recupera per poi donarle mascherine, calzari, tute di protezione. Il sindaco di Todi Antonino Ruggiano ha in mente un evento pubblico in piazza, terminata l’emergenza, per dare merito a tutte queste persone generoso.
Ma è forte la mobilitazione per l’ospedale di Pantalla in tutto il comprensorio. A Deruta è stata attivata una raccolta fondi all’indirizzo Iban: IT40W0200838422000029405794.
Grande generosità, da parte di imprenditori, associazioni locali e singoli cittadini, anche a Marsciano. Perché l’ospedale di Pantalla è ormai diventato anche un simbolo dell’Umbria che si oppone al Coronavirus, con la competenza e il coraggio dei suoi operatori sanitari e la generosità della sua gente,