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Donna aggredita a sprangate a Citerna / Non si fermano le indagini dei Carabinieri

Non si fermano le indagini dei Carabinieri di Citerna e del Nucleo operativo della Compagnia di Città di Castello, che stanno cercando di fare luce sull'aggressione avvenuta a Pistrino nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 3: una donna, nota commerciante dell'Alto Tevere e proprietaria di un negozio di articoli sportivi, è stata infatti picchiata nel giardino di casa sua, malmenata violentemente con un oggetto contundente, forse una spranga o un tirapugni, mentre era di ritorno da una serata trascorsa con alcune amiche. La signora, una 60enne separata con tre figli, non ha potuto difendersi, ma è riuscita a chiamare i soccorsi poco prima di svenire. E' stata poi ricoverata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Città di Castello: in un primo momento si è temuto per la sua vita, a causa degli undici colpi con cui è stata aggredita, ma ora, nonostante la prognosi riservata non sia ancora stata sciolta dai medici, sembra che le sue condizioni stiano lentamente migliorando.

Il movente – Gli inquirenti non starebbero escludendo nessuna pista: i militari hanno anche effettuato un sopralluogo nel giardino della villetta di Via Rosselli dove la donna abita sola dopo la separazione dal marito. Dalle prime indiscrezioni, dalla borsa della donna non mancherebbe nulla: questo porterebbe ad escludere la tentata rapina. Si farebbe strada dunque il movente sessuale. I militari starebbero inoltre indagando anche nella sfera dei rapporti personali della donna, già sentita dagli inquirenti più volte.

“Un pestaggio brutale ed efferato” – Nel frattempo anche il consigliere regionale della Lega Nord Gianluca Cirignoni è intervenuto a proposito del triste fatto di cronaca, definito come un pestaggio “brutale ed efferato”, esprimendo la sua vicinanza nei confronti della donna. Cirignoni ha poi rimarcato la necesità di investire i fondi previsti dalla legge regionale sulla sicurezza per aumentare la vigilanza nelle ore notturne, grazie all'impego della polizia municpale e a convenzioni con gli istituti di vigilanza privata.

(Ale. Chi.)

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