“Nonostante l’aumentato numero di donazioni, rispetto ai precedenti periodi, il sistema non riesce ancora a ricostituire le scorte necessarie e a garantire il completo soddisfacimento delle esigenze delle strutture ospedaliere”. Questa la constatazione di Avis Umbria a venti giorni dall’appello lanciato perché le strutture ospedaliere umbre, al pari di quelle di altre regioni italiane, erano in difficoltà per carenza di donazioni di sangue e suoi componenti.
“Nel ringraziare quanti hanno già risposto all’appello, dimostrando senso di responsabilità e generosità – proseguono da Avis Umbria –, non possiamo non rilevare che il mese di gennaio si è chiuso con il segno negativo, -4,97 per cento, pari a 174 donazioni Avis in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Pertanto, si rende indispensabile sollecitare ancora una volta quanti sono nelle condizioni di donare, soci e non soci, nuovi e vecchi donatori, perché contattino la sede Avis a loro più vicina o di appartenenza, in alternativa, il Servizio immunotrasfusionale o il punto di raccolta di riferimento, per programmare il proprio accesso e rendere utile il proprio dono”.
Avis Umbria ricorda che occorre una media giornaliera di almeno 150 donazioni. “La migliore gestione e utilizzazione del sangue e dei suoi componenti e i programmi di appropriatezza – spiegano ancora dall’associazione – non sono sufficienti a compensare la minore raccolta. Occorrerà sempre più che il cittadino, responsabile e generoso, che volontariamente ha scelto o sceglierà di essere donatore periodico, svolga un reale servizio alla collettività effettuando una donazione programmata secondo le esigenze dei presidi. Questi hanno l’obbligo di garantire livelli essenziali di assistenza, ma senza il dono anonimo, periodico e responsabile dei cittadini ciò non è possibile”. Avis Umbria rivolge poi un appello speciale ai più giovani che devono rendersi protagonisti di questi piccoli, ma importanti gesti per la sopravvivenza. “Più donazioni, uguale più sicurezza per tutti – concludono dall’associazione –. Grazie a quanti accoglieranno il nostro appello”.