di Sergio Grifoni*
In questi giorni stanno arrivando alla sede Avis e ad alcuni dirigenti dell'Associazione, tantissime telefonate per chiedere informazioni sulla veridicità o meno di un messaggio telefonico teso a lanciare un accorato appello per la donazione di sangue a favore di una bambina di Terni. Al fine di evitare malintesi ed allarmismi esagerati, ritengo opportuno fare alcune doverose precisazioni in merito.
Risponde a verità, innanzitutto, che una bambina ternana ha effettivamente bisogno purtroppo di trasfusioni di sangue ma, da come ufficialmente confermato dal Centro Trasfusionale, la situazione e' assolutamente sotto controllo, soprattutto per ciò che concerne la fornitura del plasma.
Sia il CTO del nostro Ospedale, sia la stessa Avis Spoleto, hanno garantito interventi in caso di necessità. Non ci sono, pertanto, esigenze impellenti ed immediate. Per il futuro mi preme altresì precisare che, in caso di vera necessità, eventuali appelli per carenze di plasma e richieste impellenti, vengono sempre lanciati dagli organi preposti, ovvero il Centro Trasfusionale del territorio o le Associazioni all'uopo delegate, tra cui l'Avis.
Comprendo che, in questo preciso caso, l'appello è stato promosso in assoluta buona fede e con finalità umanitarie e solidaristiche, vista la concretezza che lo ispirava ma, il più delle volte, sono ignobili richieste che arrecano solo grandi danni.
*Presidente AVIS Sezione di Spoleto