Cosa comporta la confisca dei beni ai mafiosi? Esistono legami tra mafie e politica? Cosa è cambiato nella lotta alla mafia dal 1978, anno della morte di Peppino Impastato (ricordato più di altri grazie al film di Marco Tullio Giordana ‘I cento passi’)?
Sono alcune delle domande che gli oltre 500 studenti presenti venerdì 1° aprile al Cinema Corso di Spoleto hanno rivolto a don Luigi Ciotti. L’occasione che ha riunito studenti delle scuole medie superiori e inferiori della città insieme a insegnanti, dirigenti scolastici, associazioni, rappresentanti delle istituzioni è stato l’incontro organizzato da Comitato Conoscere e diffondere la Costituzione e Libera Umbria in collaborazione con il Comune di Spoleto sul tema “Legalità: un’opportunità per il futuro”.
Dalla legge Rognoni-La Torre che introdusse nell’ordinamento penale la confisca dei beni ai mafiosi alla storia della giovane Rita Atria, suicida dopo la morte di Paolo Borsellino, dalla figura di Felicia Impastato, madre di Peppino, al rischio attuale di dividere un’Italia che è disuguale ma che è e deve restare unita, don Luigi ha lasciato ai ragazzi il messaggio e l’augurio di trovarsi “sempre e comunque da una parte, quella della dignità della persona”.
Don Luigi non ha mancato di testimoniare con forza ai giovanissimi di una piccola realtà, spesso dirottati verso il ‘lasciar correre’, che il cambiamento è possibile, e che il cambiamento comincia quando ciascuno si assume la propria parte di responsabilità. A cominciare dal non essere superficiali, dall’informarsi e documentarsi su quanto accade, per poter decidere e agire consapevolmente. Ha inoltre ribadito il valore della Costituzione italiana che è “il primo testo antimafia” e ha detto di avere la Costituzione e il Vangelo quali riferimenti fondamentali.
Sincero il coinvolgimento degli studenti. Tra di loro, un ringraziamento particolare da parte dei promotori va alla sezione Elettronica dell’Ipsia di Spoleto, che con competenza e dedizione ha curato, sotto la guida del professor Lorenzo Tinelli, gli aspetti tecnici audio e video.
La giornata è stata anche l’occasione per la presentazione del presidio di Libera Spoleto, intitolato ad Angela Fiume vittima innocente – insieme al marito Fabrizio, alle figlie Nadia e Caterina di 9 anni e 50 giorni e allo studente Dario Capolicchio – della strage dei Georgofili a Firenze del 27 maggio 1993. Al presidio aderiscono ad oggi le associazioni Legambiente, I miei tempi, Cittadinanzattiva, Comitato Conoscere e diffondere la Costituzione, L’Erica.