Don Formenton, Spoleto si stringe intorno al parroco degli ultimi. Il giorno dopo la notizia del blitz compiuto da ignoti che hanno devastato la canonica dove risiede don Gianfranco, sono stati in molti a voler far sentire la propria solidarietà e vicinanza. Le istituzioni, l’associazionismo e la politica (non tutta) con comunicati stampa, fedeli e cittadini con telefonate e messaggi sui social network. Ieri TuttOggi.info aveva anticipato la notizia della canonica devastata, mentre il parroco era impegnato nella benedizione delle famiglie.
Le indagini
I carabinieri del Capitano Aniello Falco continuano le indagini alla ricerca degli autori dell’inquietante episodio ritenuto dai più un vero e proprio avvertimento nei confronti di don Gianfranco. Escluso il furto (non sono stati toccati i soldi lasciati sul tavolo della cucina) come pure una azione da parte di una setta religiosa (gli ignoti hanno spaccato un calice usato da Formenton per la Messa con gli scout), le piste più probabili sono quelle di una ritorsione per motivi ideologici o legati all’attività pastorale. La comunità a cui si rivolge la missione di don Gianfranco è tra le più popolose della città dal momento che tiene e parrocchie di San Martino in Trignano, Monte Martano e Sant’Angelo in Mercole. Un aiuto potrebbe arrivare dalle immagini delle telecamere posizionate lungo la via di accesso che porta alla canonica.
Devastata la canonica, inquietante avvertimento a Don Formenton, parroco degli ultimi | Guarda le foto
I messaggi
Tra le prime testimonianze giunte alle redazioni quella del Presidente del Consiglio comunale di Spoleto, Giampiero Panfili: “Don Formenton, a cui va la mia solidarietà e vicinanza, è stata già in passato vittima di gravi episodi minacciosi e intimidatori. Quest’ultimo episodio – scrive Panfili – è di una violenza che deve preoccupare stando alle modalità con cui è stata portata ai danni del parroco di Sant’Angelo in Mercole e San Martino in Trignano. Stimando e conoscendo la sua tenacia, so che anche episodi così gravi non riusciranno a scalfire la sua azione di buon pastore della nostra comunità. Sicuro che l’azione delle forze dell’ordine riuscirà a garantire il prosieguo della sua missione, rivolgo a don Gianfranco la mia vicinanza certo di interpretare i sentimenti dell’intero Consiglio comunale”.
Anche la Giunta ha espresso la propria preoccupazione e vicinanza a don Gianfranco: “Un episodio inqualificabile e terribilmente grave, rispetto al quale, come Giunta comunale, desideriamo esprimere vicinanza e solidarietà a Don Gianfranco Formenton, la cui canonica venerdì scorso è stata devastata. In qualità di vicesindaco facente funzioni – scrive Maria Elena Bececco – sento il dovere di condannare duramente questo atto intimidatorio, un’aggressione che è anche psicologica perché punta a limitare l’opera di un parroco che ha sempre agito nell’interesse e per il bene della comunità”.
Silenzio assordante tra partiti e movimenti politici locali. Solo il Pd di Spoleto ha fatto sentire la propria voce con un comunicato del segretario Matteo Cardini: “Il Partito Democratico di Spoleto esprime piena solidarietà a Don Gianfranco Formenton per il vile gesto che lo ha visto protagonista della devastazione della canonica della sua parrocchia. Condannando il gesto e auspicando che i colpevoli siano individuati al più presto, siamo vicini a tutta la comunità parrocchiale di San Martino in Trignano e a Don Formenton anche per la loro attività pastorale, di educazione civica e per le loro numerose e coraggiose battaglie a favore dei più deboli”.
La Diocesi
Anche la diocesi di Spoleto ha pubblicato sul sito istituzionale una nota. Ieri a Tuttoggi.info il Vescovo Renato Boccardo aveva espresso sostegno e solidarietà a don Gianfranco. “Probabilmente a qualcuno danno fastidio le omelie e un’azione pastorale a favore dei poveri e degli immigrati; da ultimo la condanna a quanto accaduto a Macerata qualche giorno fa. Don Formenton ha avvertito l’Arcivescovo e i Carabinieri di Spoleto, che stanno svolgendo le indagini. Don Gianfranco, dopo alcuni giorni di silenzio per riflettere su quanto accaduto e permettere ai Carabinieri di condurre con tranquillità le prime indagini, ha deciso di raccontare il fatto: è naturalmente preoccupato, anche perché la canonica di S. Angelo in Mercole è isolata dal resto della parrocchia, ma intende continuare a svolgere la sua missione senza fare passi indietro, convinto ancora di più che, come ricorda papa Francesco, ‘il cristianesimo non è un prontuario di buone regole e precetti da seguire. Il cristianesimo è la carne di Cristo che si piegava sui poveri per accoglierli’” si legge sul sito diocesano che ha pubblicato una foto del Vescovo Boccardo con il parroco.
Domenica
Nella parrocchia di San Martino intanto ci si prepara alla messa di domenica prossima che sarà seguita da molte persone. Alcune autorità hanno già annunciato di partecipare al rito religioso per dare un concreto segno di vicinanza al parroco.
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