E' stato l’ultimo atto dell’episcopato del vescovo tifernate, le prime parole da prete del 45enne "Grazie a tutti coloro che mi hanno accompagnato nel cammino di formazione" | Sabato 18 giugno arriva a piedi Luciano Paolucci Bedini
Si è compiuto solennemente ieri (domenica 12 giugno), nella Cattedrale di Città di Castello, l’ultimo atto dell’episcopato di mons. Domenico Cancian, che ha ordinato sacerdote don Filippo Chiarioni.
“È stato un segno della grazia di Dio – ha ricordato il presule ormai prossimo a passare il pastorale – che si è degnato di accompagnare i miei 15 anni di episcopato a Città di Castello e che mi ha accompagnato per 50 anni di ministero presbiterale” ha aggiunto ricordando che il prossimo 18 luglio celebrerà il giubileo sacerdotale.
Il saluto del vescovo Domenico Cancian al Consiglio comunale “Mi sono sentito un tifernate”
Il rettore del seminario regionale Pio XI di Assisi, don Andrea Andreozzi, ha presentato al vescovo e ai fedeli, presenti numeroso in Duomo, il “candidato” tifernate 45enne, ricordando la sua formazione culturale e la laurea in lingue straniere, la passione per la musica e l’hobby dell’artigianiato.
Nella domenica in cui la chiesa metteva al centro la santissima Trinità mons. Domenico Cancian ha ricordato che “Padre, Figlio e Spirito Santo rappresentano la comunione capace di mettere insieme mille diversità. Quello della Trinità è un mistero da tenere presente sempre. Ogni volta che facciamo il segno della croce la Chiesa ci invita ad immergerci nel mistero della Trinità. Ciascun cristiano è invitato ad immergersi nella comunione con Dio che è Trinità. anche il prete deve seguire questo modello di comunione”.
A don Filippo e a tutti i preti presenti mons. Cancian ha ricordato “il compito che ci chiede il Signore in questo tempo così complesso: portare speranza e pace. L’impegno della carità e di creare relazioni è quanto è chiesto ad ogni uomo consacrato a Dio”. Le prime parole di don Filippo Chiarioni sono state di “sincera gratitudine per tutti coloro che mi hanno accompagnato nel cammino di formazione, dal seminario di Assisi, agli scout, dalle parrocchie della Madonna del Latte e di San Pio, fino a tutti i miei familiari“.
Vescovo Paolucci Bedini verso ingresso in Diocesi, “Raggiungerò Castello a piedi da Gubbio”
Intanto si sta avvicinando il 18 giugno, giorno dell’ingresso a Città di Castello del nuovo Vescovo mons. Luciano Paolucci Bedini. Il presule si sta per mettere in cammino, perché ha deciso di arrivare da Gubbio percorrendo a piedi alcuni tratti della “via di Francesco”. Il programma dettagliato, predisposto in collaborazione con l’associazione “Le Rose di Gerico” (per tutte le info contattare il cell. 371.1886742) prevede tre tappe. Venerdì 17 giugno tutti coloro che vogliono possono trovarsi alle ore 14.30 presso la località Sasso. Là il vescovo sarà accolto e accompagnato fino al convento degli Zoccolanti, alle porte di Città di Castello, dove mons. Luciano Paolucci Bedini celebrerà la santa messa alle ore 18.