Don Camillo e Peppone in salsa ternana | Il prete caccia 'i comunisti' dalla stanza della chiesa - Tuttoggi.info

Don Camillo e Peppone in salsa ternana | Il prete caccia ‘i comunisti’ dalla stanza della chiesa

Luca Biribanti

Don Camillo e Peppone in salsa ternana | Il prete caccia ‘i comunisti’ dalla stanza della chiesa

Il Pd 'piange' per colpa del prete. Stanza della chiesa negata per la cena sociale del partito dem. Il 'soviet' insorge
Mar, 19/08/2025 - 08:28

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“Il Circolo del Partito Democratico di San Gemini comunica ai propri iscritti e simpatizzanti che è stata annullata la disponibilità dei locali, sotto la Chiesa di San Bartolomeo in via Quadrelletto 30, nei quali si sarebbe dovuta svolgere la cena sociale prevista per il 6 settembre” – è quanto si legge in una nota del circolo del Pd di San Gemini, firmata nell’ordine da Luca Ferrotti (presidente del circolo), Damiano Bernardini – Segretario regionale PD Umbria, Pierluigi Spinelli – Segretario provinciale PD Terni, Francesco De Rebotti – Assessore regionale PD, Maria Grazia Proietti – Consigliera regionale PD. Francesco Filipponi – Consigliere regionale PD, Benedetta Baiocco – Presidente dell’Assemblea Provinciale PD Terni. Tutto il ‘soviet’ sembra aver trovato compattezza su questo argomento, nonostante le beghe interne del Pd che vedono molti esponenti dem schierati in diverse correnti del partito e ‘avversari’ politici interni. Ma il ‘gran rifiuto’ della stanza della chiesa sembra aver compattato tutti nella lotta a Don Camillo che, nello specifico, sarebbe il prete di San Gemini. E allora ci vuole Peppone.

Il prete caccia ‘i comunisti’ dalla stanza della chiesa, lo “sconcerto” del Pd

“Il direttivo del Circolo PD San Gemini e gli ospiti della serata hanno appreso con sconcerto l’annullamento della disponibilità da parte del parroco, dato che i locali erano stati regolarmente prenotati per lo svolgimento della serata convivialesi legge ancora nella nota La prenotazione, inoltre, era stata confermata con la compilazione dei moduli richiesti e la consegna della documentazione necessaria alla persona incaricata della gestione degli spazi. Il circolo con il suo direttivo è molto amareggiato, oltre che per il ripensamento poco comprensibile anche per il fatto che l’evento era già stato reso pubblico sui canali social”.

Don Camillo e Peppone in salsa ternana

“La motivazione che è stata fornita al circolo è che alcuni parrocchiani si sono opposti alla concessione dei locali al Partito Democratico perché, secondo gli stessi, i locali della parrocchia non possono essere utilizzati per attività promosse da forze politiche. Appare singolare questa decisione, soprattutto alla luce del fatto che lo stesso parroco partecipa a iniziative organizzate dalla maggioranza locale” – seguita il ‘soviet’. Dunque, vediamo. Il problema viene ridotto a una formalità burocratica, a una questione logistica-organizzativa e, solo velatamente, si lascerebbe intendere che il prete di San Gemini sia invece legato agli ambienti dell’amministrazione di centrodestra che guida il Comune. Non si capisce per quale motivo ci sia tanto “sconcerto” e, soprattutto, perché si dovrebbe ospitare la cena di un partito all’interno dei locali di una chiesa. Vero è che, molto spesso, nei borghi le chiese e i locali delle chieste sopperiscono all’assenza di strutture idonee a certe iniziative, ma non è questo il caso di San Gemini.

Il peso specifico della politica e la mancanza di coraggio

In verità non ricordiamo tanta solerzia del circolo del Pd di San Gemini in questioni politiche. Anzi. A meno che non siano arrivate al nostro giornale note stampa o difettiamo di memoria, non si ricorda un’opposizione così presente, almeno a livello mediatico, da parte dei dem. E allora serve coraggio per dire quello che si deve. Il prete si San Gemini è un simpatizzante del centrodestra e l’ordine di negare la stanza è arrivato dall’alto? Se invece non è così, e nella nota non si legge questo, questo piagnisteo del Pd non trova assolutamente giustificazione e si riduce a sterile polemica da Peppone. Tanto più che la nota seguita: “Il Circolo PD nonostante la vicenda spiacevole, continuerà a promuovere occasioni di incontro, confronto e convivialità con i propri iscritti e simpatizzanti, nel rispetto della comunità e dei principi democratici e comunicherà al più presto una nuova sede per la cena del 6 settembre che è comunque confermata ed organizzata con ancora più forza e motivazione”. Sede nuova, questione vecchia.

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