Con la Domenica delle Palme – ricordo del trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella ad un asino, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma – la Chiesa ha avviato la Settimana Santa, il momento liturgico più significativo di tutto l’anno pastorale. In silenzio i cristiani ripercorrono gli ultimi momenti della vita pubblica di Gesù: la passione, la morte e la risurrezione.
L’avvio di questo di tempo di grazia nell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia, oltre alle varie celebrazioni nelle Parrocchie, è stato caratterizzato da tre momenti particolarmente significativi vissuti insieme all’Arcivescovo Renato Boccardo: la Giornata Diocesana dei Giovani, la celebrazione cittadina delle Palme e la festa dei fidanzati.
Sabato 16 aprile, nel pomeriggio, molti ragazzi e giovani della Diocesi si sono ritrovati nella basilica di S. Pietro extra moenia a Spoleto per vivere la giornata che la Chiesa dedica loro. Il messaggio di Papa Benedetto XVI per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù 2011 “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (cfr. Col 2,7) è stato la bussola che ha orientato ogni momento vissuto: i giochi, la veglia di preghiera, la festa.
Domenica 17 aprile mons. Boccardo ha presieduto la celebrazione della benedizione delle Palme nella Basilica di S. Eufemia e il solenne pontificale nella Cattedrale di Spoleto. Il Presule nell’omelia ha ricordato come il testo della Passione sia uno dei più antichi riguardanti la vita di Cristo, redatto subito dopo l a Sua Ascensione al cielo. «È il centro e cuore della Sua missione», ha detto. «Nel testo ci sono scene diverse, personaggi vari che entrano in contatto con Lui. In essi ritroviamo la nostra immagine: anche noi critichiamo Gesù come fecero gli scribi e gli anziani, anche noi riconosciamo la sua grandezza come fece il centurione che disse “davvero costui è il Figlio di Dio”. In questo tempo forte abbiamo la possibilità di mettere ordine nella nostra vita, una vita nella quale siamo abili a presentarci per quello che non siamo, a cambiare “identità” in base alle circostanze. È questo il momento propizio per fare verità in noi stessi, per compiere un esame di coscienza, per chiederci dove vogliamo andare. La Settimana Santa che ci apprestiamo a vivere sia dunque un periodo di riflessione e di silenzio per poter poi ripartire con la novità della Pasqua».
L’ultimo appuntamento in programma nella Domenica delle Palme era l’incontro a Cannaiola di Trevi tra l’Arcivescovo e i fidanzati della Diocesi che hanno partecipato ai percorsi di preparazione al matrimonio nell’anno pastorale 2010-2011. Al di là di ogni previsione il numero delle coppie intervenute. Naturalmente soddisfatto il Direttore dell’Ufficio di Pastorale Familiare, don Sem Fioretti, e il suo staff. Mons. Boccardo ha parlato del fidanzamento come di un capitolo importante dell’esistenza umana. «Non è solo una cerniera tra la vita spensierata tipica del mondo giovanile e la formazione di una famiglia. È, invece, il tempo nel quale vengono pianificati i pensieri e le emozioni, nel quale si impara a sognare insieme. È il tempo della scelta: liberamente decidete di mettervi nelle mani dell’altro/a. Vi affidate a qualcun altro senza conoscere il cammino che vi aspetta, che Dio riserva per voi. Il fidanzamento è un dono particolare che porta frutti a lunga scadenza. Vivetelo bene, non sprecate questa occasione che non tornerà più. Dietro il vostro incontro – che può essere stato fortuito, favorito da amicizia comuni o da altro – c’è il progetto di qualcuno, Dio, che vi ha pensato insieme prima ancora che voi vi conosceste. Ricordatevi, ha proseguito mons. Boccardo, che nulla succede per caso, che la vostra storia è inserita in una più grande che Dio scrive giorno per giorno». Poi, il Presule ha espresso ai fidanzati la fiducia della Chiesa. «Cari ragazzi, ci fidiamo di voi. Il matrimonio che andrete a celebrare è un arricchimento per tutta la comunità cristiana. Vi auguro di sperimentare la presenza di Gesù attraverso un amore bello e fedele. Ricordatevi, ha proseguito, che c’è una comunità parrocchiale che vi attende a braccia aperte; ci sono le coppie che avete conosciuto nel percorso, le coppie-guida, disposte a darvi la loro amicizia. Sappiate che la Chiesa è casa vostra: abbiamo bisogno della vostra testimonianza. Siete attesi, il vostro posto c’è». Al termine delle relazione dell’Arcivescovo alcune coppie di fidanzati hanno testimoniato quanto vissuto nei percorsi di preparazione al matrimonio organizzati nei cinque vicariati dalla Pastorale Familiare. È emerso come questi momenti in principio siano vissuti come una sorta di catechesi obbligatoria. Poi, col passare degli incontri, la curiosità prende il posto del dubbio, il confronto sincero e aperto dello scoraggiamento. In alcuni casi questi percorsi sono serviti per riaccogliere a cuore aperto il Signore dopo un periodo di allontanamento. La benedizione delle Palme, la messa nel santuario del Beato Pietro Bonilli, lo spettacolo del gruppo Sbandieratori e Musici di Montefalco e la cena insieme hanno concluso il pomeriggio.