Dopo oltre un anno oggi (luglio 2024) arriva il lieto fine per i lavoratori di Dogre – azienda di riscossione tributi del Canone unico patrimoniale di Città di Castello (tasse relative a pubblicità e occupazione suolo pubblico) – i quali, pur con sofferenza ma con grande tenacia, assistiti dal loro sindacato Filcams Cgil, hanno finalmente ottenuto condizioni di lavoro decisamente migliori e la debita formazione.
Fin da maggio 2023, con il rinnovo dell’appalto comunale di gestione, gli impiegati si erano visti decurtare pesantemente l’orario nella sede di Cerbara da 38 ore a 20 ore, ed erano stati inviati ad operare su altri Comuni nelle ore restanti, mentre l’ufficio tifernate rimaneva aperto per sole 20 ore settimanali (rendendo impossibile svolgere nei tempi adeguati il lavoro di front-office e back-office), senza più auto di servizio per i controlli nel territorio.
E le ripercussioni di queste scelte si sono viste tutte in questi 15 mesi: invio di oltre 1000 cartelle errate, a volte prive della necessaria documentazione, mancate risposte alle richieste dei contribuenti di accesso agli atti, mancanza di spiegazioni sulle sanzioni. Decine e decine di esercenti, che in questi lunghi mesi si sono visti recapitare avvisi di pagamento relativi ad anni passati, non supportati da obbligatorie documentazioni, si sono rivolti anche agli avvocati o hanno presentato ricorsi in autotutela, spesso ignorati.
Da luglio 2024, dopo le dimissioni del precedente responsabile della sede locale, l’orario di servizio è supererà di nuovo le 30 ore settimanali e l’apertura al pubblico dell’ufficio tornerà ad essere di 30 ore con entrambi gli impiegati. Tutto ciò andrà anche a favore degli utenti tifernati, penalizzati da un appalto che aveva di fatto permesso al gestore di depotenziare il servizio con pesanti ricadute e disservizi sui contribuenti.
Soddisfazione enorme per Emanuela Arcaleni (Castello Cambia), che con numerosi atti consiliari aveva segnalato la situazione pubblicamente, sollecitando l’amministrazione comunale ad intervenire e intensificare i controlli sulla gestione Dogre: “Oggi – ha dichiarato – possiamo dire non solo di aver avuto ragione ma di aver contribuito a migliorare i servizi per la nostra comunità, pur dai banchi dell’opposizione. Ora, con la stessa caparbietà, si continuerà a portare fino in fondo la proposta di applicare le tutele dello Statuto del Contribuente anche ai canoni minori, per permettere l’annullamento delle cartelle sbagliate e perché non si ripeta la pessima situazione di quest’ultimo anno”.