Dopo la stop al prelievo della tortora decretato dal presidente del Tar, che in via cautelativa ha accolto l’istanza contenuta nel ricorso degli ambientalisti, diversi cacciatori hanno preferito non uscire per la preapertura del primo settembre, riservata ai soli corvidi.
Chi ha voluto non mancare però questo appuntamento, per passione, ha potuto farlo grazie anche all’impegno ininterrotto di tutto il personale della Questura e dei Commissariati, che ha consentito di evadere tutte le pratiche e a consegnare in tempo utile i porti d’arma ai richiedenti.
“Una dimostrazione di grande dedizione e sensibilità da parte dei responsabili degli uffici che ha consentito il rinnovo dei documenti anche a quei cacciatori che hanno inoltrato, per le più svariate ragioni, le pratiche in ritardo” spiega Luca Coletti, presidente della Sezione provinciale di Perugia della Federcaccia. Che aggiunge: “Questo costruttivo spirito di collaborazione fra gli enti preposti a tale delicato compito e le associazioni venatorie è per noi motivo di grande orgoglio. Un lavoro, quello fatto dagli uffici per questa annualità, che possiamo definire eccezionale, nell’anno corrente infatti le scadenze dei porti d’armi erano relative a due annualità di rilascio, pertanto, il numero totale di pratiche rispetto agli altri anni è quasi raddoppiato. Un lavoro che non ha riguardato esclusivamente il rilascio e il rinnovo dei porti d’armi, ma anche il rilascio e rinnovo delle carte europee, un’assistenza continua per qualsiasi esigenza e per la gestione delle denunce armi”.
“Un ringraziamento particolare giunga pertanto, a nome della Sezione provinciale di Perugia della Federcaccia – conclude Coletti – al questore della provincia di Perugia Fausto Lamparelli, alla dirigente della Divisione di Polizia amministrativa Annalisa Lillini, alla funzionaria dell’ufficio Armi Maria Chianese, al vice sovrintendente Riccardo Ribigini e a tutto lo staff”.
(nella foto la Sezione provinciale Federcaccia Perugia)