Il caso “esplose” nel 2011 quando M.P. (oggi 42enne) venne radiato dall’ordine degli avvocati e indagato dalla procura di Genova con l’ipotesi di reato di aver falsificato delle sentenze di un giudice di Arezzo. Ma quelli non furono gli unici episodi contestati e nel mirino degli inquirenti finirono anche episodi che riguardavano il Tribunale di Perugia.
L’ormai ex avvocato di Umbertide oggi è stato raggiunto anche dalla sentenza di condanna in primo grado nel processo che lo vede imputato presso il Tribunale di Perugia per i reati di truffa, falso e infedele patrocinio.
Due anni e otto mesi di reclusione questa la condanna determinata dal giudice monocratico Nicla Flavia Restivo, oltre alla provvisionale di 205mila euro alle parti civili ( si sono costituite le vittime dei raggiri) e alla pubblicazione integrale della sentenza.
“Una decisione che rende giustizia ai nostri assistiti anche per la celerità del processo (i fatti contestati risalgono ad un periodo compreso tra il 2009 e il 2012) – secondo gli avvocati di parte civile Nannarone, Zaganelli, Mosconi e Rossi – La pubblicazione sui giornali può servire da deterrente per distogliere altri dal tenere condotte simili e rende più attente le persone quando richiedono assistenza ai professionisti“.