Sarà il documentario “L’Italia dei Longobardi” ad aprire domenica 2 marzo a Firenze, il 10° incontro nazionale di Archeologia Viva, appuntamento culturale sotto l’Altro Patronato del Presidente della Repubblica, organizzato ogni due anni nel capoluogo toscano dalla prima grande rivista italiana di archeologia. “L’Italia dei Longobardi” è stato prodotto dall’Associazione Italia Langobardorum, struttura di gestione del Sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”iscritto dal 25 giugno 2011 nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO e realizzato in partenariato con Archeoframe, Laboratorio di Valorizzazione e Comunicazione dei Beni Archeologici dell’Università IULM di Milano. Il coordinamento è a cura di Angela Maria Ferroni del MIBAC e dei Comuni di Brescia e di Spoleto.
Il film, dedicato a Vincenzo Cerami, presenta, attraverso la testimonianza di studiosi e di specialisti che si occupano della valorizzazione dei singoli monumenti, i beni che fanno parte del sito UNESCO, letti alla luce delle più recenti interpretazioni. Per la ricchezza della documentazione affrontata, la qualità delle riprese e della regia, e le novità scientifiche che trasmette, il film è risultato primo classificato alla XXIV Edizione della Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto, il principale festival del cinema archeologico italiano e tra i maggiori d’Europa. L’opera sarà presentata all’interno di diverse rassegne cinematografiche nazionali e internazionali, come all’Archaeology Channel International Film and Video Festival in Oregon a maggio prossimo.
Il documentario, della durata di circa 95 minuti, è composto da un inquadramento storico, archeologico e artistico delle testimonianze del Regno longobardo d’Italia e dalla presentazione delle sette realtà appartenenti al sito seriale UNESCO. In ogni sito si sono effettuate riprese dei monumenti, dei resti archeologici e dei reperti più significativi, mentre documentazione di repertorio sia fotografica che filmata è stata acquisita per integrare le riprese. In ogni sito è stato coinvolto, inoltre, un testimonial d’eccezione, un volto noto che si è fatto portavoce del monumento UNESCO tramite le sue esperienze, i ricordi e l’attività artistica o lavorativa, legati in senso anche ampio al luogo in cui si trova il sito UNESCO: il giornalista Toni Capuozzo a Cividale, il critico d’arte Philippe Daverio a Castelseprio, il cantante Omar Pedrini a Brescia, lo scrittore Vincenzo Cerami a Spoleto, il pianista Maurizio Mastrini a Campello, l’ingegner Giuseppe D’Avino, amministratore delegato della Strega Alberti S.p.A., a Benevento e il musicista Peppino Principe a Monte Sant’Angelo.