“Mi sto facendo mandare il dati sul numero di cittadini umbri, piemontesi e toscani che aspettano una casa popolare. Mi fa specie che, invece di dare la casa ai cittadini italiani le Regioni si preoccupino di migranti“. Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha commentato la notizia delle delibere con cui le amministrazioni regionali di Umbria, Toscana e Piemonte (ma sono pronte a muoversi anche Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Calabria e Sardegna) hanno deciso di impugnare davanti alla Corte Costituzionale il decreto sicurezza, con la stretta sui permessi di soggiorno umanitari ed i diritti d’asilo per gli immigrati.
La Regione Umbria impugna il dl sicurezza
“Non vedo l’ora – ha aggiunto il ministro Salvini – che se ne occupi la Consulta. Sono certo che passerà l’esame. Mi fa poi specie l’ignoranza del governatore del Lazio: il diritto alla salute è garantito a tutti“.
Questo anche il senso dell’intervento del portavoce del centrodestra in Consiglio regionale, il capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Squarta, che ha bollato come “estemporanea e surreale” l’iniziativa legislativa annunciata dalla Giunta di Palazzo Donini in favore degli stranieri regolari che subirebbero gli effetti del decreto sicurezza. Per Squarta “mentre oltre il 12 per cento delle famiglie umbre vivono sotto la soglia di povertà relativa e i dati dell’economia regionale permangono negativi, la Giunta Marini ritiene prioritario contrastare un provvedimento del Governo che mira a combattere in maniera efficace l’immigrazione incontrollata”.
Difendono il dl sicurezza anche i consiglieri regionali del movimento 5 stelle, Liberati e Carbonari: “E’ venuto il tempo di superare la continua emergenza in cui la criminalità anche in Umbria ha fatto affari d’oro e prosperato sulla pelle delle persone, a partire da quegli sfruttatori che mettevano speculativamente a disposizione immobili spesso privi dei più elementari requisiti di sicurezza e igiene, concentrandovi troppe persone, magari rubandogli anche pocket money e altro. Un business vergognoso. Rifletta bene quella politica – accusano – che si nutre di carità pelosa, finendo per alimentare certi squallidi affari, illudendo povere persone, costringendole a viaggi mortali, creando nuovi ghetti sulla pelle degli ultimi, dimenticando le vere priorità, degli italiani e degli stranieri, nel Paese e in Umbria“.
Gli esponenti del Movimento 5 stelle ricordano poi come proprio i sindaci avevano evidenziato i problemi legati alle quote degli immigrati da ospitare ed in genere sul tema dell’accoglienza agli stranieri.
Un plauso all’iniziativa della Giunta Marini arriva invece dall’esponente Pd Carla Casciari e dal neo presidente regionale del Partito democratico, Walter Verini.