DISTRIBUZIONE NAZIONALE PER 'IL LBRO' DI ANGELA, BEATA DI FOLIGNO - Tuttoggi.info

DISTRIBUZIONE NAZIONALE PER 'IL LBRO' DI ANGELA, BEATA DI FOLIGNO

Redazione

DISTRIBUZIONE NAZIONALE PER 'IL LBRO' DI ANGELA, BEATA DI FOLIGNO

Ven, 18/01/2008 - 10:25

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di Tiziana Ferrieri

“Il Libro” di Angela da Foligno è, da ieri, in edicola insieme al settimanale “Famiglia Cristiana”, memorie e storia di una donna che fu dedita a Dio. “Iniziativa editoriale di grande rilevanza anche per la nostra città – dice il sindaco Manlio Marini in riferimento all’iniziativa di carattere nazionale – come Amministrazione comunale plaudiamo a questa pubblicazione in quanto contribuisce alla divulgazione e alla conoscenza della Beata Angela e al tempo stesso alla valorizzazione del patrimonio culturale della nostra città”. Nei giorni scorsi, durante una riunione del Comitato comunale “Foligno e la Beata Angela” nelle sede della Biblioteca civica, si è parlato delle manifestazioni e delle celebrazioni del VII centenario della morte (1309) della Beata Angela da Foligno e si è dato rilievo all'iniziativa editoriale.

Il testo de “Il Libro” è diviso in due parti: la prima si intitola ‘Memoriale’, la seconda ‘Altri Documenti’. Il ‘Memoriale’ riporta le confidenze della folignate e le annotazioni del colloquio durato circa sei anni con Frate A (un frate minore, parente e confessore di Angela, del cui nome si conosce solo la lettera iniziale A), preceduto da un ‘Prologo’. In questa prima parte si legge il cammino spirituale della Poverella, da prima della conversione fino al 1296. In ‘Altri Documenti’, che comprende lettere, discorsi, pensieri, emergono gli eventi degli ultimi 12 anni della vita di Angela. I contesti principali, ma non unici, del suo itinerario mistico sono la celebrazione dell’Eucaristia e la meditazione dei misteri del Cristo, in particolare della sua passione e morte. Monsignor Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, è stato intervistato dalla redazione del settimanale “Famiglia Cristiana” e, parlando di Angela di Foligno ha affermato che: “Il suo è un percorso di profondità estrema. Il linguaggio trema, dovendo forzare parole povere come sono le parole umane a dire la trascendenza divina. Le visioni si intrecciano alle arditezze metafisiche, e dove l’argomentazione non riesce a reggere, si cerca l’aiuto dell’immagine plastica. Carnalità e spiritualità si alternano per dire l’unico mistero trascendente in rapporto alla condizione umana”. “Accostarsi alle pagine del suo ‘Libro’ significa – spiega Monsignor Betori – avventurarsi anche in un viaggio linguistico pieno di scoperte, su come il limite dell’umano diventa capace dell’impossibile una volta che si apre all’irruzione del divino. Tutto ciò è forse meno lontano di quanto a prima vista può sembrare in rapporto al nostro tempo”. Il segretario generale della Cei dice che: “L’avventura di Angela da Foligno è una vicenda spirituale del tutto singolare, che si qualifica come un percorso in cui una donna del popolo, sulla scia di Francesco d’Assisi, trova la strada dell’incontro con il mistero del Verbo incarnato e passionato e, suo tramite, con lo stesso mistero della Santissima Trinità”.

Molti indicano il 1248 quale data di nascita di Angela, ma Don Sergio Andreoli (curatore di numerosi testi sulla Beata) afferma che la reale data sia sconosciuta. Sicuro è l’anno della sua morte, il 4 gennaio 1309. Verso il 1291, aderì al ‘Terzo Ordine Francescano’, ora denominato ‘Ordine Francescano Secolare’. La sua ‘conversione’, nel Sacramento della Penitenza, celebrato nella Chiesa Cattedrale di San Feliciano, a Foligno, era avvenuta, come comunemente si afferma, verso il 1285, dopo una vita cristiana mediocre e anche segnata dal peccato. Angela, in quel periodo, era già sposata, aveva dei figli e viveva insieme a sua madre. Successivamente, in breve tempo, perse tutti i famigliari e cominciò il cammino di “penitenza”, che la spinse a liberarsi di tutti i beni, a fare vita comune in casa sua con una certa Masazuola e a professare la Regola del Terzo Ordine. Al termine di un pellegrinaggio comunitario ad Assisi, poco dopo l'adesione al movimento francescano, uscì in grida rivolte all'”Amore”, sulla soglia della Chiesa Superiore di San Francesco: si concludeva, così, una lunghissima, mirabile esperienza mistica.


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