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Dissapori col sindaco gli costano il posto, maresciallo vince ricorso

Maresciallo dei Carabinieri contro Ministero della Difesa, vince il Marescialo. Giudice il Tar. Cosa accadrà adesso, cioè se il maresciallo Vincenzo Crecco tornerà a fare il comandante di stazione a Magione o rimarrà a Corciano, ma con un nuovo incarico, non è ancora dato sapere, per il momento quello che conta è che il Tribunale Amministrativo Regionale gli ha dato ragione e  ha considerato come non corretto il suo trasferimento con relativo “declassamento”.

La vicenda. Nel settembre 2014 Crecco viene trasferito alla stazione carabinieri di Corciano. Non più però come comandante, ma come sottoposto. Il maresciallo però si sente  ingiustamente colpito e fa ricorso al Tar, che nelle scorse ore ha emesso la sentenza in suo favore e ha accolto il ricorso. “Dalla documentazione depositata in giudizio – si legge nel testo della sentenzaemergono indubbiamente situazioni di tensione con le autorità locali, con particolare riguardo al Sindaco di Magione, le quali hanno avuto parte preponderante nella non positiva valutazione riportata dal ricorrente per l’anno 2013, laddove alla voce “relazioni” è stato espresso il giudizio di “non sempre adeguato”. Anche a voler prescindere dalla idoneità o meno di tale circostanza a giustificare un giudizio meno lusinghiero, in assenza di documentati riscontri in merito alla dinamica dei fatti e di specifici addebiti, giova evidenziare come dalle relazioni alle visite periodiche al Comando di Magione del 22 marzo, del 9 luglio e del 16 novembre 2013, emerge che “negli ultimi mesi le relazioni con le autorità locali, specie con il Sindaco di Magione, sono sicuramente migliorate” lasciando intendere un netto miglioramento dei rapporti rispetto all’anno precedente (2012) laddove il ricorrente aveva invece ottenuto alla voce “relazioni” la valutazione di “affidabile” in luogo di quella di “non sempre adeguato”, come detto riportata nella scheda valutativa 2013″.

In altre parole il Tar ha dato ragione a Crecco sul punto dell’incoerenza tra un giudizio negativo a fronte di una situazione migliorata e di un giudizio invece positivo quando le cose andavano peggio.  Ora bisognerà attendere per capire se il Ministero della Difesa farà ricorso al Consiglio di Stato.