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Dispositivi di protezione: quando ricorrere ai guanti antitaglio professionali?

Quando si lavora in ambienti in cui sono presenti macchinari e strumenti che espongono al rischio di taglio è necessario ricorrere a dispositivi di protezione, così da evitare incidenti che potrebbero compromettere in modo irrimediabile la salute dei lavoratori.

Infatti, anche se una determinata attività viene svolta ogni giorno e, dunque, si impara a conoscere al meglio, non è possibile eliminare completamente i rischi che caratterizzano i lavori manuali che hanno bisogno di lame e oggetti affilati.

Tra i dispositivi di protezione individuale da impiegare per effettuare queste attività in sicurezza ci sono i guanti antitaglio professionali, il cui utilizzo viene definito dal Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), in seguito a un’attenta analisi di tutte le mansioni potenzialmente dannose per i dipendenti.

Cosa considerare quando si scelgono i guanti antitaglio
Per essere riconosciuti come DPI a norma, è indispensabile che i guanti antitaglio siano in linea con i canoni stabiliti dalla normativa EN 388:2016, recentemente rivista e aggiornata. 

Infatti, vanno testati secondo delle linee chiaramente definite per essere certi che sappiano resistere in modo efficace alle eventuali sollecitazioni delle macchine da taglio. I parametri che devono essere considerati sono innanzitutto la resistenza e la possibilità di mantenere la presa e la sensibilità delle dita, anche quando vengono indossati.

Inoltre, devono essere comodi da portare e non stressare la pelle, grazie alla traspirabilità dei materiali con i quali sono prodotti, oltre che essere leggeri e maneggevoli per non rendere difficile lo svolgimento delle proprie mansioni.

Sul mercato è possibile annoverare diversi modelli, come quelli che presentano una spalmatura in poliuretano, adatta per gli ambienti più asciutti, o in nitrile, perfetta per rispondere alle condizioni date da ambienti bagnati. Quella in schiuma, invece, va bene anche per i luoghi leggermente umidi.

Tuttavia, è la composizione tessile del tessuto che dà la principale protezione, non la spalmatura superficiale, anche se va comunque scelta con criterio. In particolare, è molto efficiente la tessitura che prevede la combinazione di Kevlar, di filo d’acciaio ricoperto, di filo di vetro e HDPE, elementi che contribuiscono molto ad aumentare il fattore di resistenza.

Altri usi per i guanti antitaglio professionali
I guanti anti taglio possono essere un valido alleato anche in contesti non industriali, ad esempio in lavori legati all’edilizia dove vengono adoperati strumenti utilizzati nel taglio e che potrebbero diventare un fattore di rischio per gli operai. Per questo motivo è bene che il capo cantiere e i suoi operatori siano attrezzati con i guanti più adatti a svolgere i lavori affidati.

Un altro contesto in cui i guanti antitaglio professionali possono essere la risposta ideale per evitare rischi durante l’uso di macchine specifiche è quello della macelleria e del banco salumi.

Infatti può accadere che si verifichi un infortunio in caso di errore con le misure dell’affettatrice o con l’uso dei coltelli motorizzati. Ovviamente, devono essere scelti guanti in materiali compatibili con il cibo con cui andranno a contatto, come quelli in cotta di maglia.

Infatti, è sempre fondamentale scegliere il modello più adatto alle singole esigenze: per far ciò basterà rivolgersi al team che lavora nelle aziende distributrici e che è preparato a rispondere a qualsiasi quesito del cliente, in grado di guidarlo nella selezione del prodotto più adatto al lavoro svolto.

È importante anche acquistare i guanti antitaglio nel caso in cui strumenti da taglio, potenzialmente pericolosi, vengano utilizzati in casa. Infatti, chi è appassionato di fai- da- te dovrebbe comunque dotarsi dei dispositivi di sicurezza per tenere alla larga incidenti domestici e per non correre il rischio di trasformare un hobby in un’attività che preveda dei pericoli per la salute.