Il Lago Trasimeno invaso dai ‘chironomidi’, tanto che c’è chi, come il consigliere regionale Marco Squarta (FdI), parla di offrire ai turisti della zona “una pizza ai quattro moscerini“. A Passignano sul Trasimeno questo week-end è in programma la ‘notte bianca’ con migliaia di visitatori: “ristoratori, gestori di strutture ricettive e operatori del settore turistico stanno fronteggiando un’autentica emergenza nella speranza che la Regione Umbria si desti dal torpore”, scrive Squarta in una sua nota.
La colpa sarebbe della disinfestazione che tarda ad essere fatta e si starebbe per abbattere nel periodo (ossia la stagione stiva) con il più alto potenziale turistico per il bacino lacustre: l’intervento in acqua – spiega a riguardo Squarta – doveva essere effettuato ad aprile, quando le larve non erano ancora schiuse, ora purtroppo è tardivo perché il danno è già stato fatto. “Chi pagherà i danni arrecati ai cittadini e ai proprietari dei locali? Chi risarcirà i titolari di ristoranti e di alberghi che hanno visto scappare avventori e perduto prenotazioni? Il Trasimeno vive con il turismo e sussiste un problema igienico-sanitario per decine di migliaia di residenti”.
Il consigliere di opposizione aggiunge che “perfino Busitalia, nel tentativo di cercare una soluzione al problema, ha dovuto inoltrare una lettera ai palazzi del potere e al Prefetto di Perugia affinché la Regione intervenisse per la disinfestazione in acqua. Sono numerose, infatti, le lamentele dei visitatori che con i battelli raggiungono le isole. Per settimane la Giunta ha millantato un rinnovato impegno verso le comunità lacustri, in particolare di Tuoro, Passignano sul Trasimeno, Castiglione del Lago, Magione, Città della Pieve, Panicale, Piegaro e Paciano, vittime dei suoi colpevoli ritardi”.
A rimarcare il problema è anche il consigliere Giacomo Leonelli (PD), il quale, con una interrogazione a risposta immediata chiede alla Giunta regionale di conoscere se Palazzo Donini abbia predisposto la disinfestazione in tempi brevi e se ci siano in agenda degli interventi di prevenzione da attuare per il 2017.
Un tema sollevato dagli operatori turistici del Trasimeno, ha detto Leonelli, e che non va affatto banalizzato. “Non possiamo riempirci la bocca con la valorizzazione del Trasimeno e tergiversare poi su un problema che, se non affrontato celermente ed efficacemente, rischia di pregiudicare la stagione turistica estiva rendendo il nostro lago molto meno competitivo rispetto ad altre mete turistiche concorrenti”.
Leonelli spiega che il problema dell’invasione “massiccia” del Lago Trasimeno da parte di moscerini, chironomidi ed altri insetti è stato determinato anche “dagli effetti della riforma delle Province che ha determinato un ‘vuoto legislativo’ e di bilancio per la gestione degli interventi. In ragione di ciò – spiega – non è stata effettuata la disinfestazione delle larve degli insetti nei mesi adatti a tale intervento (marzo). Quella che abbiamo di fronte è una vera e propria emergenza che arreca danni alle attività turistico-ricettive di tutto il territorio del Trasimeno, e pone serie problematiche di ordine igienico-sanitario ai residenti. In alcuni casi – conclude Leonelli –, privati cittadini e imprese locali hanno provveduto a effettuare autonomamente interventi di disinfestazioni con costi elevati”.
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