Il capogruppo di FdI-Alleanza nazionale all’Assemblea legislativa dell’Umbria, Franco Zaffini, interviene sul progetto di ampliamento della discarica spoletina di Sant’Orsola che deve essere immediatamente bloccato poiché contrario non solo a quanto stabilito dalla Giunta nel Piano regionale dei rifiuti, ma anche in spregio alla recente sentenza del Consiglio di Stato dell’8 maggio 2013 che dichiara illegittima l’occupazione dell’area in quanto usurpativa, con conseguente e pesantissima condanna definitiva della Regione Umbria al risarcimento dei danni subiti, quantificabili in milioni di euro, sia dagli ancora attuali, che dagli ex proprietari dei terreni. Cifra destinata a levitare inesorabilmente per effetto degli interessi moratori e della rivalutazione monetaria poiché ad oggi, decorso un anno, la Regione non ha ancora ritenuto di ottemperare alla sentenza definitiva passata in giudicato, con la conseguenza di un grave danno erariale dato dalla risarcibilità dei nuovi danni cagionati dall’ulteriore protrarsi dell’illegittima occupazione che le parti lese hanno già richiesto con il ricorso al giudizio di ottemperanza depositato al T.A.R. Umbria il 19 marzo scorso.
Perugia, 05 maggio 2014 – “Una ipotesi non sostenibile dal punto di vista ambientale, nonché illegittima alla luce della sentenza del Consiglio di Stato dell’8 maggio 2013, che definisce categoricamente come usurpativa l’occupazione di quell’area a suo tempo illecitamente espropriata in spregio agli esistenti vincoli paesaggistici e ambientali, condannando definitivamente la Regione Umbria ad un severo risarcimento danni quantificabile in milioni di euro a favore degli ancora attuali e degli ex proprietari dei terreni dove oggi sorge la discarica, sia in relazione all’area occupata illegittimamente, alla strada di accesso, nonché in conseguenza al grave deprezzamento subito dai terreni circostanti, gli immobili e le culture ivi insistenti. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia all’Assemblea legislativa dell’Umbria, Franco Zaffini, ammonisce l’esecutivo rispetto all’ulteriore ampliamento del sito, camuffato da adeguamento degli argini, nonché alla immediata esecuzione della sentenza per non aggravare ulteriormente, per effetto degli interessi moratori e della rivalutazione monetaria, il già pesante danno subito dal bilancio pubblico”.
Zaffini, nel riservarsi ulteriori azioni per accertare il grave danno erariale, ricorda che “la discarica spoletina di Sant’Orsola ha rappresentato per anni l’ennesimo esempio di ‘disinvoltura ambientale’, dovendo costantemente tamponare situazioni emergenziali e subendo, con successivi adeguamenti e ricolmature, conferimenti pari a tre volte la capienza inizialmente autorizzata. Iniettare, oggi, ingenti risorse (circa 1,2 milioni di euro) per recuperare 80 mila metri cubi, pari a un breve periodo di autonomia (circa due anni di conferimenti) – spiega il capogruppo di Fd’I-Alleanza nazionale- sarebbe un’operazione non risolutiva e in palese contrasto sia con gli impegni presi dalla Giunta regionale che con le disposizioni nazionali ed europee in materia di chiusura del ciclo dei rifiuti e delle discariche. Soluzioni del genere fatte di continui e colpevoli rinvii – osserva – porteranno l’Umbria verso un nuovo ‘caso rifiuti’ alla stregua di altre regioni che in passato hanno percorso esattamente le stesse vie”.