“Ringraziamo il consigliere regionale Giancarlo Cintioli per l'iniziativa presa in riferimento alla discarica di Sant'Orsola, che va nella direzione auspicata fortemente da questa amministrazione. Da mesi stiamo chiedendo alla Regione di attuare quanto prima il progetto per la stabilizzazione dell’argine e la risagomatura della colmatura che avrebbe il doppio effetto di risolvere le criticità di sicurezza ambientale e di aumentare la capacità di conferimento con conseguente prolungamento della vita della discarica di circa 18 mesi: ciò consentirebbe anche di ridurre i costi di conferimento, diventati ormai insostenibili per i comuni dell'ATI3”. Così il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti, in una nota inviata alla stampa.
Come già ho avuto modo di dire quando abbiamo optato per l'applicazione della Tarsu – prosegue il primo cittadino – la tariffa per legge deve ricoprire il 100% del costo del servizio. È dunque evidente come una riduzione del costo del servizio, attraverso il prolungamento della vita della discarica, produca un beneficio immediato anche e soprattutto per le tasche dei cittadini”.
Una soluzione, quella prospettata dal consigliere Cintioli, che non incontra i favori del collega Franco Zaffini. “Un’ipotesi non ragionevole e ancora meno sostenibile, che non tiene neppure conto del carico ambientale che i cittadini dovrebbero sopportare”. Così il capogruppo di Fratelli d'Italia all'Assemblea legislativa dell'Umbria boccia “l'ipotesi prospettata dal collega Giancarlo Cintioli, con l''autorevole' condivisione del suo sindaco Daniele Benedetti, di un ulteriore ampliamento del sito, camuffato da adeguamento degli argini”.
Zaffini ricorda che “la discarica spoletina di Sant'Orsola ha rappresentato per anni l’ennesimo esempio di 'disinvoltura ambientale', dovendo costantemente tamponare situazioni emergenziali e subendo, con successivi adeguamenti e ricolmature, conferimenti pari a tre volte la capienza inizialmente autorizzata. Risulta pertanto irricevibile – conclude Zaffini – la proposta di riapertura di una discarica, in cui per anni il conferimento dei rifiuti è stato eseguito in deroga e perennemente assoggettato a procedure di infrazione. Sant'Orsola è finalmente chiusa e proporne la riattivazione è pura follia. È necessario e non più prorogabile, invece – conclude -, procedere ad una organica revisione della politica umbra dei rifiuti, specie per la parte relativa alla chiusura del ciclo..