Spoleto

Disagio giovanile a Spoleto, in campo anche il Tribunale dei minori

C’è anche il Tribunale dei minori tra le istituzioni in campo per affrontare la delicata tematica del disagio giovanile a Spoleto. Sono infatti diversi gli incontri programmati dal Comune di Spoleto, tra cui quello che si è svolto in Curia nei giorni scorsi, per dare vita ad una rete territoriale per affrontare il disagio giovanile ed individuare insieme percorsi di ascolto e di formazione. Si tratta di un lavoro delicato ed impegnativo quello che la città di Spoleto ha iniziato a pianificare sul fronte delle politiche giovanili, con l’obiettivo di mettere a sistema esperienze e professionalità.  Il primo passo, compiuto dal Comune di Spoleto, è stato appunto quello di programmare una serie di incontri per avviare, innanzitutto, un confronto in grado di coinvolgere scuola e istituzioni.

“I ragazzi e le ragazze di questa città – sono state le parole del vicesindaco Maria Elena Bececco – rappresentano il nostro futuro, una risorsa dal valore inestimabile, una generazione meravigliosa in costante ricerca di risposte e di certezze. Noi dobbiamo essere all’altezza delle loro aspettative, dobbiamo avere la capacità di migliorarci e l’umiltà di accettare oggi i nostri limiti. Lavorare e ragionare tutti insieme, Comune, Azienda sanitaria, scuola, Diocesi, Tribunale per i minorenni, associazioni ritengo possa essere una buona base per unire le conoscenze e arrivare ad avanzare proposte serie”.      

Da qui gli incontri della scorsa settimana prima con i dirigenti scolastici e la Usl, poi con il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Perugia e, in seguito, con l’arcivescovo Renato Boccardo.

“Quando parliamo di disagio giovanile dobbiamo essere consapevoli che stiamo affrontando un tema molto vasto – ha dichiarato la direttrice del distretto sanitario di Spoleto Simonetta Antinarelliè importante il confronto tra soggetti che inquadrano la problematica da punti di vista diversi, perché si tratta di un argomento serio che deve essere affrontato con progettualità e professionalità all’altezza. Da parte dell’Azienda sanitaria c’è la massima disponibilità, tanto che abbiamo già avanzato delle proposte per aiutare e sostenere il corpo insegnante che è a più diretto contatto con i ragazzi”.

Sulla questione, a seguito dell’incontro del 16 marzo scorso a Spoleto, si è espresso anche il presidente del Tribunale per i Minorenni Sergio Cutrona: “L’incontro avuto la scorsa settimana con l’amministrazione comunale di Spoleto, è stata una prima occasione di confronto per approfondire la condizione del disagio giovanile e, in particolare, minorile nel territorio. In questa fase stiamo verificando la possibilità di concordare azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di diretto intervento per la rilevazione precoce e la prevenzione del disagio stesso. Questa è la strada per evitare ai giovani le conseguenze di questo disagio, che si esprimono in varie direzioni, conducendo spesso i ragazzi verso scelte che si ripercuotono negativamente nella loro vita. Sono rimasto soddisfatto del confronto e sono certo che potranno concretamente trovare realizzazione alcune delle idee abbozzate insieme”.

Per avviare invece un confronto con le famiglie, le scuole e le associazioni del territorio sul disagio giovanile, è in programma per sabato pomeriggio, dalle ore 15, all’Itis, un convegno dal titolo “Impariamo a leggere oltre le parole”.