Il sindaco Francesca Mele, "Gli orari di apertura eccessivamente ridotti determinano disagi verso gli utenti aumentando il rischio sanitario per le code"
Non ha ancora trovato adeguata soluzione, da parte di Poste Italiane, il problema dei disagi che molti utenti riscontrano nell’accesso ai servizi forniti dall’azienda presso i propri uffici periferici, compresi quelli presenti nel territorio comunale di Marsciano, dove la situazione più critica riguarda l’ufficio postale di Castiglione della Valle, a tutt’oggi aperto un solo giorno alla settimana e al quale afferisce un bacino che non interessa solo alcune frazioni del territorio nord di Marsciano ma anche zone dei comuni limitrofi di Perugia e Piegaro.
Dopo la mobilitazione, promossa da Anci, da parte di molti sindaci umbri avvenuta lo scorso 23 giugno a Perugia, cui ha preso parte anche il Comune di Marsciano, e dopo aver raccolto in un documento le principali criticità e disservizi presenti sul territorio comunale e averlo consegnato alla Seconda Commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria che si è subito attivata con i vertici di Poste, l’amministrazione comunale di Marsciano, con il sindaco Francesca Mele, torna a chiedere a Poste Italiane un impegno serio per il superamento dei disagi che tuttora i cittadini sono costretti a sopportare a causa di una apertura degli uffici periferici assolutamente non adeguata a quelli che sono i bisogni dell’utenza.
Ancora in questi giorni, specialmente in occasione del ritiro delle pensioni, si assiste a file di cittadini che rappresentano anche un problema dal punto di vista del rischio sanitario.
Un problema quindi del quale Poste Italiane deve necessariamente farsi carico, prospettando nel più breve tempo possibile soluzioni coerenti con l’essenzialità del servizio che fornisce alla popolazione.