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“Disaccordo” su viabilità Selci, Leonardi scrive al sindaco di San Giustino

Il Capo Gruppo di “Cittadini per Cambiare San Giustino”, Pierluigi Leonardi, ha deciso di inviare una lettera aperta al sindaco Paolo Fratini, per chiedere a quest’ultimo un incontro “onde poter definire un percorso istituzionale sulla decisione da adottare per la viabilità del paese di Selci.

Leonardi e il suo gruppo consiliare si sono detti alquanto contrari alle soluzioni prospettate da Giunta, tecnici e maggioranza nell’incontro tenutosi al C.V.A. di Selci lo scorso 19 febbraio. La proposta presentata da “Cittadini per Cambiare San Giustino”, infatti, nonostante fosse anche stata consegnata nelle mani dell’assessore Simone Selvaggi, risulterebbe ben diversa da quella esposta una settimana fa.

Per questo motivo Leonardi, “come tentativo di evitare uno scontro politico”, chiede al sindaco un nuovo incontro, per poter addivenire ad “una procedura decisionale condivisa”. “Se non condividiamo la stessa progettualità, – si legge nella missiva – cerchiamo almeno di condividere un percorso decisionale”.

Leonardi, nella lettera, coglie anche l’occasione per ricordare al primo cittadino le parole, riguardanti la viabilità, che questo sottoscrisse nel suo programma: “La viabilità è sicuramente una delle criticità del nostro Comune, che dovrà essere affrontata con determinazione. Dovrà essere redatto un piano della mobilità che risolva il nodo della viabilità alternativa riguardante capoluogo e frazioni. Il piano dovrà coinvolgere tutti i cittadini, anche attraverso lo strumento del referendum.”. E’ proprio su quest’ultimo punto che il consigliere di opposizione si sofferma, perché a suo avviso gli incontri pubblici tenutisi, non hanno certo coinvolto “tutti i cittadini” di Selci ma solo una minima quantità “che non può essere confortante dal punto di vista della responsabilità decisionale”.

Leonardi, in conclusione, suggerisce a Fratini di chiedere ufficialmente al Consiglio “di votare la possibilità di disporre una consultazione popolare (art.41 Statuto Comunale) e, come già detto, organizzare un incontro assieme agli altri Capi Gruppo e al Presidente del Consiglio, “per condividere almeno l’iter procedurale della decisione da adottare”.

Entro massimo un mese, dunque, il gruppo consiliare di opposizione, si augura che la presentazione delle proposte possa avvenire in un Consiglio comunale aperto, così che le varie opzioni condivise vengano poi illustrate ai cittadini in una altrettanto imminente consultazione.