Sdegno e condanna delle Istituzioni regionali e comunali per l’indagine dei Nas di Perugia che ha portato all’arresto di tre operatori di una struttura di accoglienza per disabili, ripresi da video e intercettazioni ambientali degli inquirenti mentre maltrattano gli ospiti.
L’amministrazione comunale di Perugia parla di fatto “gravissimo” ed esprime vicinanza ai giovani, “vittime di un sopruso inimmaginabile in un ambito dove le persone con disabilità dovrebbero essere centro di una attenzione umana, professionale ed etica senza confini”.
L’Amministrazione condanna dunque fermamente quanto accaduto e annuncia che seguirà con attenzione l’evolversi della situazione, “auspicando che la magistratura possa rapidamente giungere all’accertamento delle responsabilità”.
L’Amministrazione esprime nel contempo “vicinanza a quanti quotidianamente seguono con impegno e responsabilità persone fragili e con loro perseguono obiettivi di autonomia ed inclusione”.
“L’Umbria è una terra naturalmente vocata verso l’accoglienza e leggere notizie come quella di oggi, fa male per varie ragioni, ma soprattutto perché eventuali forme di maltrattamento, sono rivolte proprio a quelle persone che ognuno di noi avrebbe il dovere morale di proteggere: così la presidente dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità, Paola Fioroni, relativamente alle notizia di un’indagine in corso per maltrattamenti sugli ospiti di una comunità di Perugia.
“Come presidente dell’Osservatorio regionale in materia – ha detto Fioroni – mi sento particolarmente colpita da questa notizia i cui contorni saranno definiti dalla magistratura. Voglio ricordare però, che l’Osservatorio, con la Regione Umbria e Puntozero, è riuscito finalmente a far partire, anche in Umbria, la creazione di un database per avere un quadro reale della condizione che le persone con disabilità vivono nella nostra regione, anche con l’obiettivo di scrivere un “libro bianco” della disabilità sul territorio regionale. Domiciliarità come servizi residenziali o semi residenziali, devono garantire quindi, standard adeguati e rispondere alle scelte e ai diritti delle persone con disabilità e alle loro famiglie. Occorre mappare, monitorare ed intervenire per contrastare discriminazioni, diseguaglianze e garantire appropriatezza ed equità di accesso ad ogni tipo di servizio e prestazione che prevederà il progetto personalizzato”.
“Ci tengo a sottolineare – conclude – che proprio dal rispetto e inclusione delle persone più a rischio vulnerabilità, si misura il livello di civiltà di un paese e nessuno di noi può voltarsi dall’altra parte quando chi non può difendersi subisce un danno morale o fisico”.
La Lega, con il capogruppo in Regione Stefano Pastorelli, chiede l’obbligo di telecamere in
case di riposo, asili nido e in comunità alloggio per garantire la sicurezza di anziani, disabili e bambini. Ricordando come questo sia l’obiettivo che il Carroccio si è prefissato. E sul quale oggi sono intervenuti anche il segretario federale della Lega Matteo Salvini e il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli,
ribadendo il loro impegno in tale direzione .