Cronaca

Disabile picchiato dalla compagna ubriaca, la famiglia “è la terza volta”

Picchiato dalla compagna tanto da finire in ospedale. La vittima è un disabile costretto da anni su una sedia a rotelle. Una vicenda che arriva dal territorio del Trasimeno. Stando a quanto riferito questo ragazzo paraplegico sarebbe stato picchiato almeno tre volte dalla compagna, straniera e madre di due minori (frutto di precedente relazione), ed in almeno due occasioni quest’ultima sarebbe stata sotto l’effetto dell’alcol. La denuncia è di pochi giorni fa, ma non è stata sporta dalla presunta vittima, bensì da un suo familiare.

L’ultimo episodio risale ad un precedente fine settimana, precisamente nella notte tra venerdì e sabato quando alle 2.30 la donna, ubriaca, rientrata in casa  avrebbe colpito più volte al volto il compagno in sedia a rotelle, tanto da provocargli lesioni ben visibili l’indomani e da fargli sanguinare la bocca che si è poi gonfiata vistosamente. I tre anni di relazione, così come vengono descritti nella denuncia, risultano scanditi da almeno tre episodi di violenza.

E poi ci sono particolari che riguardano scene di grida ed insulti, rivolti anche all’anziana madre del disabile e un atteggiamento che secondo i familiari descrive un quadro di abusi e soprusi ai quali l’uomo non sarebbe in grado di reagire perché plagiato. “Purtroppo – è scritto nell’atto di denuncia – questa donna  sta condizionando la vita della nostra famiglia”, di una famiglia già pesantemente gravata dalle condizioni dei suoi componenti, sia la nonna che il padre che la madre del disabile sono gravemente malati.

Tutto viene descritto come un incubo, compresa la preoccupazione che andando avanti questa relazione “difficile” possa incrinare irreparabilmente i rapporti tra familiari. Alla domanda sul perché non abbia mai denunciato la situazione e continui a vivere con quella donna ci viene risposto “Temiamo che sia plagiato in qualche modo. Lui dice di amarla e noi ci chiediamo come possa amare una donna che lo picchia. Per ora abbiamo denunciato e ci siamo rivolti ad un avvocato. Non possiamo fare altro”.