Il vescovo e amministratore apostolico di Terni, Mons. Ernesto Vecchi, sembra stia lavorando a pieno regime per riportare a zero, entro il 2014, il bilancio della diocesi di Terni Narni Amelia, per il buco da 20 milioni.
La notizia viene dall'incontro di Monsignore con i giornalisti nell'ambito della cerimonia di celebrazione di San Francesco di Sales, santo patrono dei giornalisti.
Nella sua ultima pastorale “Ripartire da Cristo”, Ernesto Vecchi fa ampi riferimenti alla nuova attenzione che la Chiesa sta dedicando alla comunicazione: “Spero che anche per voi passi questo momento di crisi – ha detto Monsignore rivolto ai giornalisti – e che possiate diventare annunciatori di verità e testimoni di carità”.
Il prossimo 2 febbraio sarà un anno da quando Vecchi si è insediato a capo della diocesi di Terni per cercare di sanare il buco di bilancio da 20 milioni ereditato da Vincenzo Paglia, oggi presidente del Pomtifico Consiglio per la Famiglia, e inevitabilmente si è finito per parlare della questione: “Come noto gran parte del debito è stato saldato dal prestito di 17 milioni dello Ior, ora rimangono circa un milione e trecentomila euro che cercheremo di estinguere entro il 2014”.
In tempo di crisi anche i vescovi devono fare i conti con i tagli del personale, visto che Vecchi ha individuato nell'eccedenza di dipendenti uno dei maggiori problemi economici della diocesi.
“Dobbiamo dimezzare le spese per il personale, portandole a un massimo di 250mila euro all'anno. Dovremo pensare a ricollocare gli attuali dipendenti oppure a ridurre l'orario di lavoro e a ricorrere agli ammortizzatori sociali”.
Per ricavare qualche soldo dai beni della diocesi si sta provvedendo a rimettere a nuovo alcune proprietà per poterle vendere a buon prezzo e mettere qualche toppa a una situazione molto delicata.
“Alla celebrazione della festa della promessa di S. Valentino del prossimo 9 febbraio ho invitato anche Vincenzo Paglia che qui a Terni è stato un po' assente, ma ha grandi doni. È un riconoscimento per quello che ha fatto”.