L’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve e le realtà socio-ecclesiali a lui legate ricordano mons. Elio Bromuri a dieci anni dalla morte (2015-2025), nel giorno del 95° della sua nascita, sabato 11 ottobre, con il convegno dal titolo: “Don Elio Bromuri. L’attualità delle sue scelte e della sua testimonianza”, presso la chiesa dell’Università degli Studi di Perugia. Il convegno sarà preceduto, venerdì sera 10 ottobre, nella chiesa di Sant’Ercolano, da un concerto del Coro dell’Università a lui dedicato.
Un patrimonio vivo. «E’ molto più di un ricordo», commenta l’arcivescovo Ivan Maffeis, riflettendo sulla figura di questo sacerdote che conosceva fin dagli anni trascorsi a Roma e del suo impegno in Cei, perché «il suo patrimonio di cultura e di fede vissuta ne ha fatto l’amico accogliente, dialogante e caritatevole che abbiamo conosciuto». Patrimonio che continua a vivere in tanti amici e collaboratori di don Elio, all’Ostello della Gioventù, a lui intitolato, al settimanale La Voce, che ha diretto per oltre trent’anni, tra i frequentatori e i fedeli delle chiese di Sant’Ercolano e dell’Università, che lo hanno avuto rettore, nel mondo dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso, della cultura ed accademico non solo perugino.
Un maestro di vita. Mons. Bromuri, nato a Deruta (Pg) l’11 ottobre 1930, giorno che coincide con l’apertura del Concilio Vaticano II (11 ottobre 1962), era un uomo e un sacerdote “conciliare”, dallo spirito dialogante e laico a 360 gradi, un maestro di vita per tanti giovani. «Con il mondo laico abbiamo un obiettivo comune – commentò alla cerimonia della sua iscrizione all’“Albo d’Oro” della città di Perugia (2010) –, quello di fondare una società che assomigli il più possibile alla città di Dio». Uno spirito laico e dalle ampie vedute che emerge anche dai suoi innumerevoli editoriali e articoli. Editoriali che La Voce selezionerà e raccoglierà in una pubblicazione in vista del 75° anno di vita del settimanale umbro di ispirazione cattolica (1953-2028), oltre ad aver dedicato al suo “storico” direttore l’articolo di fondo e due pagine del numero in edicola questo fine settimana.
La testimonianza. «Sono passati dieci anni. Tante cose sono accadute nel mondo e qui nella nostra terra. Eppure il ricordo e le parole di “don Elio” – sottolinea la giornalista Maria Rita Valli – riecheggiano ancora nel cuore e nella mente di coloro che hanno avuto la ventura di incontrarlo. Parole e gesti che ancora oggi sono di aiuto a chi cerca di vivere questa vita avendo come stella polare il Vangelo… Tutto ciò che don Elio è stato ed ha fatto è nato dalla sua vocazione al presbiterato. Ha accolto una chiamata a servizio di una comunità. E tutte le sue iniziative sono nate dall’ascolto delle persone che incontrava e dall’ascolto quotidiano della Parola di Dio. Quando riceveva un riconoscimento per le sue attività ci teneva sempre a dire che tutto era possibile grazie alla collaborazione e all’amicizia di tanti giovani, poi adulti, semplici battezzati».
Il decimo anniversario della morte di don Elio Bromuri ha spinto un gruppo di persone a ricordarlo insieme con testimonianze dai diversi ambiti di azione pastorale, sociale e culturale del poliedrico sacerdote perugino.
Di seguito il programma della due-giorni (10 e 11 ottobre) in ricordo di mons. Elio Bromuri.
Programma
Venerdì 10 ottobre, alle ore 21, chiesa di Sant’Ercolano a Perugia, concerto in onore di don Elio, appassionato conoscitore della musica che quando poteva si metteva alla tastiera dell’organo delle “sue” chiese suonando brani di Bach o canti liturgici. Il concerto sarà eseguito dal Coro dell’Università diretto da Marta Alunni Pini e Salvatore Silivestro, preceduto dal saluto del rettore della chiesa di Sant’Ercolano don Francesco Benussi, successore di don Elio.
Sabato 11 ottobre, alle ore 10, presso la chiesa dell’Università adiacente al Rettorato, si terra il convegno dedicato alla figura di don Elio, nei ricordi e nelle testimonianze di Roberta Preziosi, medico, già presidente Fuci di Perugia, Maria Antonietta Soldani, assistente sociale, Daris Giancarlini, giornalista, Ionut Radu, già parroco della Chiesa ortodossa romena di Perugia. Ad introdurre il convegno, il saluto dell’arcivescovo Ivan Maffeis e dei rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose del capoluogo umbro. Modererà i lavori la giornalista Maria Rita Valli. Al termine, i partecipanti sono invitati all’incontro di convivialità e testimonianze tra cui quella di Stella Cerasa, assistente sociale Caritas, presso l’Ostello della Gioventù “Don Elio Bromuri”, in via Bontempi, introdotto da Paolo Melinelli, presidente della Cooperativa Unitatis Redintegratio che gestisce la struttura di accoglienza fondata da don Elio più di mezzo secolo fa.
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