Spoleto

Rinnovate dimissioni da ex giunta De Augustinis | Cdx, fumata nera; Csx, Pd verifica Sisti

Dimissioni: sentenza o non sentenza del Consiglio di Stato – al quale si è appellato l’ex sindaco De Augustinis per ribaltare i due dispositivi del Tar Umbria che hanno confermato il voto si sfiducia dello scorso febbraio e sciolto Giunta e Consiglio comunale, condannandolo per di più alle spese – per l’ex primo cittadino e magistrato di Cassazione l’esperienza politica può dirsi comunque conclusa.

In queste ore infatti i 15 consiglieri uscenti che avevano votato la sfiducia, stanno siglando un memorandum di intesa con cui confermano che, in caso di una sentenza favorevole all’ex sindaco, rassegneranno le dimissioni con effetto immediato.

Dimissioni in blocco

Ieri sera, a quanto può anticipare Tuttoggi, 9 dei 15 consiglieri che avevano votato la sfiducia hanno sottoscritto il documento che questa mattina verrà sottoposto ai 5 consiglieri uscenti di Pd e Ora Spoleto (a Marco Trippetti l’onere di raccogliere le firme di Erbaioli, Lisci, Laureti e Renzi) e a Marina Morelli, la consigliera che ha pagato con una “insolita” espulsione dal partito del Cav la propria libertà di voto.

La notizia di questa “manifestazione di volontà”, che già domani potrebbe essere inviata al Prefetto di Perugia e al Commissario prefettizio di Spoleto, era già nota, ma solo in queste ore si è materializzata concretamente.

Alla base della decisione c’è con ogni probabilità la volontà di interrompere la sequela di voci propalate in città da alcuni degli ex governativi che giurano e spergiurano che l’avranno vinta dal Consiglio di Stato. Suggestioni che, pur di accreditare il successo del verdetto, condiscono anche di “amicizie altolocate”. Ecco, ci manca solo l’intervento dei servizi segreti!

Ora, al di là dell’aspetto meramente giuridico, che non sembra comunque lasciare molto spazio a soluzioni diverse da quelle adottate dai giudici amministrativi del Tar, c’è da considerare che il Consiglio di Stato, concedendo l’agognata sospensiva, “boccerebbe” di fatto il Decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha confermato lo scioglimento degli organi comunali: un po’ fortino da credere.

Ma ormai nella città del festival, dilaniata da continui sgambetti, illazioni, ribaltoni e giochi di (basso) potere, non fa più specie nulla.

Tanto che qualche esponente politico della fu opposizione, con un pizzico di cinismo, comincia ad auspicare una sentenza favorevole a De Augustinis così da rimetterlo in sella, sfiduciarlo nuovamente con le dimissioni in blocco dei 15 e spostare di fatto le lancette delle elezioni a maggio 2022, nella speranza che il clima in città si distenda.

L’ex primo cittadino, in attesa del verdetto (l’udienza si terrà il prossimo 26 agosto) si concede qualche passeggiata nei boschi di Monteluco e qualche incontro con alcuni sostenitori come il fedele Angelo Loretoni e l’industriale Antonio Coricelli, tra i fondatori di quella lista civica Rinnovamento che, dopo i fasti del 2014, sembra destinata a sparire dalla scena politica.

Ma vediamo come navigano partiti e movimenti a cominciare dalle ultime novità.

Centrodestra al palo, verso il tutti contro tutti

Mercoledì sera si è concluso il tavolo (probabilmente l’ultimo) tra le forze del centrodestra di Fratelli d’Italia, Lega, Spoleto popolare e Alleanza civica. La quadra non è stata trovata con la Lega ferma a candidare l’ex funzionario della Bps Paolo Imbriani e le altre 3 forze ormai decise a candidare Sergio Grifoni, il portavoce del City forum che riprova così la scalata allo scranno più alto della città.

Altre opzioni non ve ne sono (e anche questo dovrebbe far riflettere sulla poca lungimiranza nel creare una classe dirigente), anche perché Fd’I preferisce un nome ‘civico’ ad un rappresentante di partito. Il tavolo si è concluso dando ancora 38 ore di tempo alla Lega per decidere. In caso di non convergenza su Grifoni – che sta comunque preparando una propria lista – ognuno andrà per la propria strada.

Magari con l’auspicio che il risultato del primo turno faccia ritrovare tutti, non esclusa Forza Italia, intorno al candidato o candidata che avrà preso più preferenze. Insomma, contiamoci e vediamo chi pesa di più, sembra il senso della serata.

Trattative in corso anche in casa azzurra, sostenuta dalla lista (o liste?) di Maria Elena Bececco e da Spoleto Sì di Maurizio Hanke. Esclusa una ipotesi al maschile (Hanke potrebbe essere chiamato a fare il vice sindaco in caso di vittoria), restano in piedi i nomi di Becceco e di Beatrice Montioni, entrambi ex n. 2 delle ultime amministrazioni. Anche se nelle ultime ore Bececco sembrerebbe avere più chance di spuntarla, anche per una maggiore disponibilità a investire sulle prossime amministrative.

Probabile quindi che per venerdì prossimo assisteremo alla investitura di 3 candidati sul fronte del centro destra.

In questo contesto si potrebbe inserire anche quella di Rosario Murro, scelto dal Popolo della famiglia, movimento che per le proprie posizioni preferisce guardare verso destra. In una nota odierna Murro mette al centro di tutti i problemi quello del lavoro e promette che “ogni attività commerciale, artigianale o d’impresa, avrà sempre la dovuta attenzione dell’amministrazione comunale”.


Elezioni Spoleto, tra bombe a orologeria e fuoco amico: è il caos


Pd, prova di forza con Sisti

Restano agitate le acque nel centrosinistra, a cominciare dal Partito democratico che a Spoleto ha mal digerito l’accordo fatto a Perugia dalla segretaria provinciale Camilla Laureti (e il M5S di Thomas De Luca) con Andrea Sisti, leader e candidato dello (sgonfiato) polo civico centrista.

Lunedì la segreteria locale ha rischiato una nuova spaccatura, con la maggioranza dei membri decisa a sostenere la candidatura del segretario Stefano Lisci. Su cui convergono anche i Socialisti, la lista di Ora Spoleto, che solo per la storia rimane la creatura voluta dalla Laureti per le elezioni del 2018, e Eleggi Spoleto nata a sostegno del segretario dem.

Alla fine la segreteria, così si legge nella nota, ha chiesto a Lisci di “aprire un’interlocuzione con Sisti per verificare le convergenze programmatiche alla luce della volontà espressa da quest’ultimo di mettersi a disposizione della città. Il tavolo di confronto coinvolgerà anche le forze politiche e le liste civiche che già hanno manifestato la volontà di allearsi con il Pd”.

Tradotto dal politichese, i dem vogliono verificare la “forza” di Sisti, fino a qualche giorno fa leader di un grande quanto anomalo contenitore, abbandonato nel giro di poche ore da F.I., liste Bececco, Spoleto Sì e Difendiamo Spoleto (transitata con la lista di Giancarlo Cintioli). A cui si aggiungerà anche “Spoleto 2030”, il movimento di Calenda affatto disposto a correre con i cinque stelle.

Lisci & alleati vogliono capire non solo il programma di Sisti ma anche la ‘forza’ delle liste rimaste con lui, ovvero CiviciX, M5S e Italia Viva, alle prese con non pochi problemi per raggiungere quota 24 candidati.

Lasciando poi alla assemblea comunale, così come avvenne tre anni fa quando si scelse il nome della “civica” Camilla Laureti, decidere il candidato. Stavolta però “nessuna pressione da Perugia o da Roma“, avvertono gli alleati di Lisci. Sui quali starebbe convergendo anche il segretario regionale Tommaso Bori sempre più intenzionato a bocciare la linea lauretiana.

Se l’accordo non si troverà, con il Pd disponibile a cedere la vice sindacatura a Sisti, ci saranno altri due candidati sindaco; che porta il parziale a 6.

Intanto “Eleggi Spoleto” (creata per la candidatura di Lisci da Angelo Gelmetti, Fabio Pinchi, Marco Rosati, Paolo Capocci, Letizia Pesci e Vanna Arzuffi) torna a lanciare un alert sull’ospedale: “nonostante la rassicurazione della Regione dal sapore elettorale, le emergenze chirurgiche non sono gestibili per mancanza di anestesisti e chirurghi di guardia attiva e vengono dirottate all’ospedale di Foligno. Le urgenze cardiologiche notturne non sono gestibili per mancanza del cardiologo in servizio. Un ambulatorio di pediatria e ginecologia gestisce alcune visite urgenti di giorno, ma la notte no. Il punto nascite, come noto, è scomparso. Non abbiamo una urologia degna di questo nome, non è mai esistita una dermatologia. Lo stesso laboratorio analisi, fino a 20 anni fa punto di riferimento è ora in gravissima sofferenza. Pensare a patti e/o integrazioni con Foligno è irrealistico. Occorre riconsiderare l’intero impianto del Psr che dovrà tener conto delle carenze e utilizzare le risorse messe a disposizione dal PNRR, restituendo piena autonomia a Spoleto. Il denaro pubblico deve essere speso nell’ottica della pari dignità dei cittadini di fronte al tema vitale che è la salute”.

Catanossi verso csx, Cintioli il più trasversale

Resta da capire, dopo aver scoperto le intenzioni perugine e gli accordi fatti sottobanco, quale strada prenderà Spoleto2030, la lista che si riconosce in Azione di Calenda, coordinata a livello regionale dall’ex segretario regionale dem Giacomo Leonelli, che schiera il giovane Diego Catanossi.

Il movimento si trova a un bivio, anzi un trivio: approcciare con il piddì ma senza il M5S e, a questo punto con Sisti da relegare in seconda fila, tentare un (improbabile) dialogo con Forza Italia o correre per conto proprio. In quest’ultimo caso la conta dei papabili salirebbe a 7.

Chi invece non ha dubbi e continua a lavorare, seppur in vacanza sulle coste calabresi, è Giancarlo Cintioli, ormai ad un passo dalla espulsione dal Pd (a norma di regolamento per chiunque si candidi contro il partito). La sua lista “Insieme per Spoleto” ha già raccolto il sostegno di Articolo1 di Agostino Pensa e di Difendiamo Spoleto di Surace-Zampa-Conti, dalla quale si è però dissociato, proprio sul nome di Cintioli, l’ex sindaco Massimo Brunini che ha cominciato a guardare verso altri movimenti.

Quella dell’ex consigliere regionale, appoggiata dai bocciani, resta la candidatura più trasversale, potendo vantare il sostegno di pezzi di destra e sinistra. E fanno 8.

Chi l’ha visti?

Restano ancora lontano dai radar le due liste civiche vicine all’ex sindaco De Augustinis, Rinnovamento e Laboratorio. Nessun comunicato fino ad oggi, la sensazione è che possano provare a fondersi o transitare (come è più probabile) in Forza Italia che ha già allargato le braccia a diversi ex amministratori.

Confcommercio e la excusatio non petita

Di queste ore la presa di posizione del presidente di Confcom, Tommaso Barbanera, che replica ad un nostro articolo, nel quale veniva indicato quale sostenitore della lista di Cintioli, per affermare che l’associazione di categoria “è apartitica e apolitica”.

Se si fosse letto con più attenzione ci si sarebbe accorti che il suo nominativo era stato scritto tenendo tra parentesi la carica che ricopre. “Cintioli ha già incassato il sostegno di Tommaso Barbanera (presidente Confcommercio)…” e non “Cintioli ha già incassato il sostegno del presidente di Confcommercio Tommaso Barbanera…”.

E lo confermiamo sulla base di autorevoli testimonianze, come quella che vuole un membro del direttivo dell’associazione spoletina a cena con Cintioli, poche sere fa, proprio a Tropea.

E allora? E’ un sacrosanto diritto di ogni cittadino sostenere o cenare con chi si vuole, lo sappiamo bene. Come sappiamo bene che Confcommercio, al di là dei proclami, dopo decenni di guida democristiana, ha cominciato a strizzare più volentieri l’occhio al centrodestra.

Questa comunque la nota di Barbanera. Ascolto e proposte, questo è quello che la Confcommercio farà con i candidati Sindaco alle elezioni amministrative previste nel mese di ottobre. Saranno incontri costruttivi per il bene della nostra città. Una città ormai da anni divisa e senza un’unità di intenti” scrive il presidente Tommaso Barbanera, il quale alcuni giorni fa è stato indicato, in un articolo di stampa, come sostenitore di uno specifico candidato Sindaco. “Confcommercio” ribadisce il Presidente “è un’associazione apolitica e apartitica e, pertanto, non si schiera con l’uno o l’altro candidato ma si confronta con tutti in un atteggiamento dialogico e costruttivo, per l’esclusivo bene della città. Confcommercio elaborerà, anche questa volta, un documento organico che sarà consegnato ai candidati attraverso il quale l’Associazione porrà l’accento su alcuni temi – dal ruolo del terziario alla sicurezza, dai servizi pubblici alle tariffe e tributi, dal turismo alle politiche sociali, etc. – su cui la futura Amministrazione dovrà concentrare il proprio impegno”. Amen.

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