Diga sul Chiascio, "Strada 'Francescana' chiusa da anni, va ripristinata" - Tuttoggi.info

Diga sul Chiascio, “Strada ‘Francescana’ chiusa da anni, va ripristinata”

Redazione

Diga sul Chiascio, “Strada ‘Francescana’ chiusa da anni, va ripristinata”

Mar, 13/07/2021 - 13:14

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L'assessore Morroni risponde all'interrogazione di Stefano Pastorelli "E' un'arteria di servizio, serve accordo Comuni-Eaut per riaprirla"

La strada denominata ‘Francescana’ – a servizio dell’invaso della Diga sul Chiascio – è stata portata al question time regionale odierno (13 luglio), grazie ad una interrogazione di Stefano Pastorelli (Lega), che ha chiesto all’assessore Roberto Morroni di “conoscere indicativamente quali siano problematiche e tempistiche previste per il ripristino, messa in sicurezza e riapertura del tracciato

Pastorelli ha ricordato che l’Ente acque umbre e toscane (Eaut) ha indetto nel 2017 una procedura negoziata per l’affidamento dei lavori. Nel luglio 2018 sono poi state rilevate alcune criticità dovute a fenomeni franosi lungo l’asse di congiunzione che collega Valfabbrica a Biscina, un tratto
di rilevanza e caratura internazionale in quanto il ‘Sentiero Francescano della Pace’, che si snoda tra Assisi e Gubbio, costituisce il tracciato che verosimilmente condusse Francesco d’Assisi dalla sua città natale fino a quella eugubina nel 1206.

Altrettanto importante è il collegamento tra la Diga di Valfabbrica e Gubbio, anche in funzione dell’interesse che seguirà all’apertura degli invasi della stessa, ma che risulta attualmente non percorribile.

L’assessore Morroni ha spiegato che “l’intervento di ripristino è stato finanziato dal Ministero per circa 800mila euro. I lavori sono stati ultimati a marzo 2019. Successivamente al collaudo si sono registrati ulteriori dissesti al di fuori delle zone già sanate. La strada è quindi interrotta per motivi di sicurezza. L’Eaut ha chiesto una perizia per il risanamento degli ulteriori dissesti. Il progetto esecutivo è stato redatto a fine 2019 ed è in corso di approvazione da parte degli enti competenti”.

Si tratta di una viabilità creata per i lavori di gestione della diga, riservata ai soli residenti, alla stregua di una strada vicinale – ha aggiunto l’assessore – Si potrebbe pensare ad una convenzione tra Comuni interessati ed Eaut, che esoneri l’ente da responsabilità di gestione. La strada andrebbe riclassificata come ‘viabilità comunale di tipo f’ e i Comuni dovranno prendersene carico e regolarne la circolazione. Continueremo a seguire la problematica, favorendo il confronto tra i soggetti interessati per agevolarne la soluzione”.

Stefano Pastorelli si è detto soddisfatto “dell’impegno dell’assessore per una accelerazione nella direzione di una soluzione per la problematica segnalata. Se servissero tempi lunghi sarebbe auspicabile l’apertura per i soli residenti, che ora sono costretti a fare decine di chilometri in più”.

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