DIECI ANNI DI CENTRO DI ASCOLTO DELLA PASTORALE FAMILIARE - Tuttoggi.info

DIECI ANNI DI CENTRO DI ASCOLTO DELLA PASTORALE FAMILIARE

Redazione

DIECI ANNI DI CENTRO DI ASCOLTO DELLA PASTORALE FAMILIARE

Mer, 30/07/2008 - 16:28

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Da dieci anni è attivo a Spoleto il Centro di ascolto della pastorale familiare della diocesi, di cui è direttore don Sem Fioretti, rettore del santuario del beato Pietro Bonilli a Cannaiola di Trevi. Si è partiti in sordina, quasi all'insaputa della città, che conosceva quel cancello nero accanto alla basilica di San Gregorio solo per il fatto che, per tanti anni, aveva ospitato la scuola delle Maestre Pie Filippini, ora sede della pastorale giovanile diocesana. Al centro, ora situato in via Interna delle Mura, persone qualificate si mettono in ascolto delle sofferenze e delle difficoltà che la famiglia può incontrare in tutte le sue fasi (dal fidanzamento, al nucleo che cresce con crisi affettive dei figli, alle divergenze tra i genitori, al problema della precarietà del lavoro).

Il lavoro è coordinato dalla psicologa Rita Musco; c'è la presenza di consulenti familiari, che hanno partecipato a specifici corsi di formazione. Le persone vengono aiutate a riscoprire una dimensione vera della vita, in cui i valori non siano soffocanti e scomodi, ma un bagaglio di agile trasposto nelle vicende che si presentano.

“Nelle persone- dice don Sem Fioretti- noi rileviamo un grande bisogno di ascolto, di comprensione e di partecipazione delle difficoltà familiari che il tempo presente pone. La pastorale familiare, oltre all'ascolto, offre anche aiuti concreti alle famiglie con problemi economici o colpite da malattie improvvise. Mi piace sottolineare, continua il sacerdote, la sensibilità di molte coppie della diocesi che, non vivendo situazioni particolari di disagio, versano nel conto della pastorale familiare somme di denaro per aiutare le famiglie meno fortunate del territorio. Il nostro lavoro si basa sulla sinergia con la Caritas diocesana e con i Servizi sociali dei comuni dell'arcidiocesi”.

Oggi si arriva al centro di ascolto prevalentemente attraverso il passaparola. “Sono nostri 'collaboratori in rete'- dice la psicologa Rita Musco- avvocati, medici, ostetriche, assistenti sociali, sacerdoti, insegnanti particolarmente sensibili; ciò dà vita – e questa ci sembra la cosa più preziosa – a un sistema allargato di osservazione che permette interventi a livelli diversi, ma coordinati. Per svolgere ancora meglio il nostro servizio, sarebbe opportuno avere dei nuovi operatori, da preparare attraverso un corso specifico per consulenti familiari. La nostra speranza è di poter organizzare questo corso a Spoleto il prossimo autunno”.


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