Perugia

Dialogo sì, ma a ognuno il proprio ruolo: il centrosinistra vota Ranfa presidente

Il centrosinistra ha confermato la propria scelta, votando compatto la dm Elena Ranfa presidente del Consiglio comunale di Perugia nella seduta di oggi, lunedì, nella terza votazione. Per lei 21 voti, mentre le opposizioni, che avevano proposto alla sindaca Ferdinandi una terna di nomi tra la maggioranza dalla quale pescare, hanno votato Scoccia, anche se a far discutere di più è quel voto arrivato a Hromis in seconda consultazione.

Per i due vicepresidenti la scelta è caduta su Simone Cenci (Anima Perugia) per la maggioranza, eletto con 21 voti, ed Edoardo Gentili (FI) per l’opposizione, con 9 voti voti.

“Auspichiamo che i prossimi confronti avvengano, come d’uopo, in quest’aula, cuore pulsante della democrazia, e non in altre sedi che ricordano un sistema di strumentalizzazione” aveva detto Laura Tanci (Anima Perugia) nel confermare la proposta di Elena Ranfa per la maggioranza e stigmatizzando le modalità con cui l’opposizione aveva chiesto una terna di nomi alternativi.

A questo proposito la consigliera Scoccia ha tenuto a precisare che la volontà del centrodestra è di favorire il massimo dialogo tra le parti. L’auspicio, infatti, è che, come argomentato dalla sindaca Ferdinandi, i temi del dialogo, dell’ascolto e della partecipazione siano un punto cardine dei futuri lavori ed una linea distintiva della consiliatura. Chiedendo ancora una figura “di garanzia”, alternativa ad Elena Ranfa. Nome sostenuto “convintamente” anche da Hromis, nella terna proposta dal centrodestra,

Parlando da presidente del Consiglio comunale, Elena Ranfa ha espresso sentimenti di emozione, gioia e forte senso di responsabilità nell’assumere l’incarico. “Sono certa che riusciremo a portare avanti un lavoro continuo, fruttuoso ed un dialogo sempre aperto e trasparente per il bene di tutte e di tutti”.

Ranfa ha assicurato il proprio impegno per “esprimere quei principi di imparzialità e garanzia che il ruolo del presidente deve avere”. E citando Capitini ha detto che l’Assemblea da lei presieduta sarà la “casa di tutti e tutte”.