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Dialoghi sull’Appennino, l’Italia interna si racconta a Gubbio

Redazione

Dialoghi sull’Appennino, l’Italia interna si racconta a Gubbio

Ven, 02/07/2021 - 18:14

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Presentata stamattina la 1^ edizione della rassegna che racconterà un nuovo modo di vivere le nostre terre | L'iniziativa sarà ospitata nel chiostro di San Pietro, in arrivo storici, antropologi, fotografi e studiosi

“Dialoghi sull’Appennino. Storie, civiltà, percorsi, paesaggi dell’Italia interna”: così si chiama la prima edizione della rassegna che ha come obiettivo quello di raccontare un nuovo modo di vivere i luoghi, “radicalmente ecologico e improntato ad un’idea di comunità inclusiva.

L’iniziativa, che sarà ospitata nel Chiostro dell’ex Monastero di San Pietro, nella Biblioteca Comunale Sperelliana, è stata presentata stamattina (2 luglio) a Palazzo Pretorio dal sindaco Filippo Stirati, dall’assessore alla Cultura Giovanna Uccellani e dal dottor Francesco Mariucci.

“Dialoghi sull’Appennino” vede la collaborazione di tutti i Comuni dell’Area Interna (Costacciaro, Montone, Nocera Umbra, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, Sigillo e Valfabbrica) e prevede una serie di appuntamenti attraverso i quali verranno affrontati temi che vanno dalla storia al paesaggio, dalla cultura all’economia, dall’arte all’artigianato, dal sapere manuale alle tradizioni.

Gli intenti e le finalità dei dialoghi – ha spiegato l’assessore Uccellani sono la valorizzazione e promozione dei nostri luoghi e del paesaggio, ma più in generale aspirano a soddisfare il desiderio delle nostre popolazioni di vivere e godere di un contesto di qualità. Le comunità sono infatti consapevoli che questo vero e proprio patrimonio prima che valorizzato va fatto sopravvivere, e che sopravvive solo se cresce nella coscienza e nella cura della gente, da chi lo vice, ai turisti fino a chi lo amministra”. Anche il sindaco Stirati ha sottolineato “la grande opportunità che oggi hanno la possibilità di cogliere le terre intermedie, non più luoghi di vincoli e barriere, ma comunità inclusive, luoghi di storie, saperi e tradizioni da custodire e coltivare”.

Questo il dettaglio dei tre incontri della rassegna, che prevede interventi di altissimo livello di esperti, uomini e donne di cultura, fotografi, storici e storici dell’arte:

  • Venerdì 9 luglio ore 21.00. L’Appennino, patria degli Antichi Umbri. Con Augusto Ancillotti e Laura Bonomi Ponzi
    Il territorio appenninico era centrale nell’economia e nella cultura degli antichi Umbri. E’ quella che tutti chiamano ancora “civiltà appenninica”, un insieme articolato che oggi è stato ampiamente rivalutato come cultura di agricoltori e allevatori, molto meno nomadi di quanto si intendesse cinquant’anni fa. Si trattava di una costellazione di villaggi di altura, con un’economia basata su un’agricoltura di sfruttamento, sull’allevamento e sulla transumanza, aperto però ai commerci con le coste dei due mari, specialmente con l’Adriatico.
  • Lunedì 12 luglio ore 21.00. Storie d’Appennino. Con Jacopo Angelini e Maurizio Biancarelli
    Un percorso in immagini attraverso la straordinaria natura dell’Appennino umbro-marchigiano. Paesaggi modellati nel corso del tempo dall’azione umana, ma che, nonostante questo, hanno mantenuto vivo il loro spirito selvaggio. Un viaggio alla scoperta dei nostri territori, dei suoi ecosistemi, dei suoi animali. Storia ed evoluzione degli ecosistemi appenninici dall’ultima era glaciale all’età contemporanea vista attraverso gli occhi di un’aquila reale.
  • Giovedì 15 luglio ore 21.00. Le radici delle opere. Con Romano Cordella e Andrea De Marchi
    I recenti eventi sismici dell’Appennino umbro-marchigiano non solo hanno duramente e drammaticamente colpito la popolazione residente, ma hanno anche sfigurato contesti monumentali e causato perdite irreparabili di opere d’arte. Cosa ci insegnano le vicende del patrimonio artistico appenninico ferito dal terremoto fra abbandono del territorio e musealizzazione remota.

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