Perugia

Dialisi, timori sui servizi all’ospedale di Perugia: Aned preoccupata

Timori per la situazione della Nefrologia – e dunque per i pazienti sottoposti a dialisi – all’ospedale di Perugia. Ad esprimerli è l’associazione Aned (Associazione Nazionale Emo Dializzati e Trapiantati) dell’Umbria.

Alla luce degli ultimi fatti che hanno coinvolto il reparto di Nefrologia di Perugia, culminati con la risoluzione del rapporto di lavoro con il primario dottor Fagugli, l’Aned Umbria – spiega in una nota – vuole esprimere i propri forti timori per una corretta erogazione dei servizi necessari ai pazienti dializzati e trapiantati afferenti al polo di Perugia.

“Sicuramente l’ex primario – spiega l’associazione – si è trovato a dirigere, otto mesi fa, un reparto già profondamente sofferente per una pesante carenza di organico da addebitare alle precedenti amministrazioni che, con scarsa lungimiranza, non hanno provveduto ad assicurare un congruo ricambio al personale in uscita per raggiunti limiti di età. Tale carenza ha avuto come primo riflesso l’assenza del medico in concomitanza con i turni di dialisi del sabato e festivi, compensati in qualche modo dall’altissima professionalità degli infermieri, che non possono però essere considerati sostituti del medico, oltre all’impossibilità per i pazienti trapiantati di effettuare le ecografie periodiche previste dal protocollo e i ritardi negli step necessari ad accedere alla lista trapianti per i possibili candidati.

Il “nuovo” primario aveva presentato progetti totalmente condivisi dall’Aned, quali le ecografie guidate per la puntura della fistola, un servizio di psicologi a sostegno dei pazienti, attività fisica e presenza di una dietista per stilare diete ad hoc per i pazienti, oltre a garantire la presenza di un chirurgo vascolare per la realizzazione delle fistole: progetti che, alla luce dei fatti, sono stati resi inattuabili.

Ci è stata più volte confermata, da parte della dirigenza dell’Ospedale, l’impegno per una risoluzione dei problemi all’interno delle tempistiche di legge, sia per la nefrologia sia per i trapianti ma, a tutt’oggi, la situazione risulta cristallizzata.

L’ANED intende sottolineare come sia essenziale per i malati cronici una presenza costante del personale medico e la certezza di un adeguato follow up, oltre a un tempestivo accesso a visite ed esami, a beneficio dell’equilibrio fisico e psicologico dei pazienti, costantemente messi alla prova dagli imprevisti della salute. Per questo che motivo caldamente auspichiamo che le reiterate promesse divengano realtà nel più breve tempo possibile e che non rimangano, ancora, lettera morta.

Riconfermiamo la nostra fiducia incondizionata nelle capacità professionali del dottor Fagugli. Purtroppo, nonostante i nostri continui confronti con l’amministrazione, non siamo riusciti a sanare le incomprensioni all’interno del personale medico del reparto, al fine di assicurare un’atmosfera lavorativa serena e proficua per tutti, con la conseguente scelta della dirigenza di sollevare il dottor Fagugli dal suo incarico, nonostante il suo impegno per la rapida attuazione delle migliorie che il neo nominato primario avrebbe voluto introdurre, a beneficio di tutti i pazienti”.