Una festa di compleanno, ma soprattutto una occasione per sensibilizzare istituzioni e cittadini sulla gravità di una complicanza del diabete come è il piede diabetico. Sabato mattina nel salone d’onore del Centro Chianelli, la Associazione di volontariato piede diabetico (AVPDU) ha fatto il punto su sette anni di attività ed ha premiato professionisti medici ed infermieri che si sono impegnati nella lotta a questa patologia. Tra gli intervenuti, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, il procuratore generale della Corte d’Appello Fausto Cardella, l’assessore alla Sanità dell’Umbria Antonio Bartolini, il rettore dell’Università di Perugia Franco Moriconi, il direttore generale della Azienda ospedaliera Emilio Duca, il presidente della commissione sanità regionale Attilio Solinas, il presidente di Federfarma Augusto Luciani.
Il testimonial dell’Associazione Fabrizio Ravanelli ha lanciato un messaggio di solidarietà ai pazienti colpita da piede diabetico, testimoniando la sua vicinanza: “Mi avrete sempre al vostro fianco, anche perché la mia famiglia ha conosciuto questo problema e so bene quanto sia importante poter contare su una rete di professionisti come quelli del centro di riferimento del piede diabetico”.
L’Associazione conta 500 iscritti, ma il numero è in costante aumento vista l’incidenza dei cittadini colpiti da diabete: ”L’Associazione – è stato ricordato dal suo storico presidente Mario Andrea Bartolini – è nata per creare una rete di solidarietà attorno ad una patologia che può limitare seriamente la qualità della vita, con conseguenti alti costi sociali. Nell’ultimo anno – è stato anche sottolineato – l’attività dell’ambulatorio del piede diabetico del S. Maria della Misericordia, diretto dalla Dott.ssa Cristiana Vermigli, ha fornito 4300 prestazioni a pazienti esterni e 2400 a quelli ricoverati“.
Negli interventi delle autorità che si sono succeduti, è stata sottolineata l’importanza del lavoro di equipe, su cui si è soffermato il direttore dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Duca: ”la grande scuola medica dei professionisti del passato (Prof. Brunetti e Santeusanio), trova oggi concreta applicazione nella multidisciplinarietà , una rete che comprende diabetologi di eccelenza, medici di famiglia, podologi, farmacisti, infermieri, a sostegno delle famiglie che affrontano la gestione del paziente con gravi complicanze ai piedi”.
Alle autorità intervenute è stato assegnato il compito di consegnare una pergamene-ricordo ai professionisti dell’assistenza che si sono distinti per l’impegno profuso nella cura e nella prevenzione. Un riconoscimento speciale anche per il paziente più anziano e a due figure di supporto assistenziale –familiare . “La epidemia del diabete si estende a macchia d’olio, complici modelli di vita non corretti ed una alimentazione squilibrata e/o eccessiva – ha sottolineato il dr. Massimo Lenti ,direttore della chirurgia vascolare dell’Azienda Ospedaliera del S. Maria della Misericordia – La disgregazione sociale in atto, deve indurci a serrare la fila per concentrarci sugli emarginati, quelli più bisognosi delle nostre cure”.
Durante la cerimonia si è proceduto anche alla premiazione del fondatore e storico presidente della Associazione M.Andrea Bartolini e a salutare il nuovo consiglio direttivo guidato da Fausto Gugliemi.