Cronaca

Detenuto aggredisce tre poliziotti nel carcere di Terni: “Come si fa a tollerare ancora tutto questo?”

Un detenuto del carcere di Sabbione, il 21 febbraio scorso, ha sferrato un calcio sulle parti intime di un agente e ha ferito un ispettore e un soprintendente intervenuti per soccorrerlo.

“Due poliziotti sono stati portati al Pronto Soccorso, un altro è stato medicato nell’infermeria del carcere”, dichiara il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che ha ricostruito il fatto.

I problemi del carcere di Terni, denunciati ormai da tempo, sono stati, il 19 febbraio scorso, al centro di un incontro tra il provveditore del Prap Toscana- Umbria e le delegazioni sindacali.

L’aggressione

Intorno alle 17.00 di ieri un detenuto di origini tunisine del Circuito media sicurezza ha deciso si scendere in una Sezione detentiva, non sua, con la scusa di portare il tabacco a un altro recluso”, informa il SAPPE. “Al giusto diniego dell’agente di servizio, il detenuto lo ha colpito con un calcio sulle parti intime. Fortunatamente sono intervenuti un ispettore e un sovrintendente, i quali, per soccorrere il collega, sono stati a loro volta aggrediti. L’ispettore colpito al volto ha riportato diverse escoriazioni; contuso anche il sovrintendente”.

Bonino: “Nella Casa Circondariale di Terni sicurezza pari a zero”

È ormai evidente che nella Casa Circondariale di Terni la sicurezza è pari a zero“, dichiara il segretario nazionale SAPPE per l’Umbria, Fabrizio Bonino. “Questo detenuto, nonostante i suoi continui comportamenti fuori da ogni regola, per premio lavora anche all’esterno del muro di cinta. Come si fa a tollerare ancora tutto questo? Come si può tacere su tali comportamenti? Come si fa a premiare questi soggetti? Come si possono accettare le continue aggressioni al personale? Con quale coraggio si può ancora chiedere a un padre di famiglia di entrare in un istituto come quello di Terni?

Il commento di Capece, segretario generale SAPPE

Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “chiunque, ma soprattutto chi ha ruoli di responsabilità politica ed istituzionale – penso in primis ai Sottosegretari alla Giustizia Delmastro e Ostellari, ognuno per quanto di competenza per delega ministeriale – dovrebbe andare in carcere a Terni a vedere come lavorano i poliziotti penitenziari, orgoglio non solo del SAPPE e di tutto il Corpo ma dell’intera Nazione”.

“E’ sotto gli occhi di tutti che la situazione penitenziaria è sempre più critica”, conclude Capece. “Sono decenni che chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene. Da tempo chiediamo la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari per i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario. Ma servono anche più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza, pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti“.