Una sconfitta che lascerà il segno nel campionato dei rossoverdi, il Perugia, ancora una volta, espugna il “Liberati”, con un gol di Nicastro al 29′ della ripresa. Non tanto per i 0 punti, quanto per il peso psicologico che la disfatta porterà con sé, a iniziare dalla rottura definitiva tra la tifoseria e la società. Nel duro faccia a faccia del Garden, a partita finita, i supporters rossoverdi, che avevano organizzato una coreografia da brividi confermando il loro attaccamento alla squadra, hanno fatto chiaramente capire che la sconfitta nel derby è stato il capolinea di un rapporto che non è mai ‘sbocciato’ con la gestione Longarini. E le fotografie dei giocatori del Perugia, squadra che si lancia per la corsa playoff, contrasta con le facce lunghe e gli occhi bassi dei rossoverdi che abbandonano mestamente il campo.
La Ternana ha impostato una partita di contenimento, rinunciando troppo spesso alla costruzione del gioco, soluzione che forse era anche opportuna, vista l’organizzazione del Perugia, squadra solida e quadrata che gioca a memoria. Nel primo tempo, tutto sommato, i rossoverdi hanno rischiato seriamente soltanto in un’occasione, quella del 32′ di Mustacchio che ha esaltato i riflessi di Aresti. Per il resto i biancorossi hanno avuto una certa supremazia territoriale, un gioco più fluido, ma ben controllati dai rossoverdi che, tra tutte le criticità, patiscono in modo decisivo la ‘leggerezza’ offensiva; e se Falletti non fa il Falletti, allora la luce non si vede.
Anche nel secondo tempo il copione è stato lo stesso; la Ternana si è limitata a controllare col Perugia impegnato a scardinare il fortino rossoverde. La superiorità tecnica del Perugia ha pagato alla distanza, in un momento della partita che poi ha tagliato le gambe alla Ternana. Alla mezzora della ripresa, Nicastro, jolly pescato dalla panchina da mister Bucchi, ha insaccato di tacco uno splendido traversone del solito Del Prete, lasciando fermo tra i pali Aresti.
Eppure la Ternana ha avuto una reazione rabbiosa e, in un minuto, ha collezionato due chiare palle gol con Palombi, di gran lunga il giocatore che sembra avere un potenziale offensivo in grado di mettere in crisi le difese avversarie. Su una di queste, il grande ex Alberto Brignoli, preso di mira dai tifosi rossoverdi per tutta la partita, è miracoloso nello sventare la minaccia. Sul finale anche Defendi avrebbe la palla giusta per segnare di testa, ma non riesce a indirizzare bene.
Al triplice fischio del singnor Pinzani è festa grande sotto la curva Ovest, riservata ai tifosi del Perugia, mentre i rossoverdi, che hanno provato ad avvicinarsi alla Nord, sono stati respinti e costretti a uscire a testa bassa dal terreno di gioco tra i fischi del pubblico. È proprio questo il pericolo maggiore che ora la Ternana dovrà affrontare, allontanare dalle orecchie quei fischi e ritrovare una sorta di serenità per la corsa salvezza. Gautieri non ha certo la bacchetta magica per cambiare una situazione che avrebbe dovuto essere già pianificata a luglio 2016, ma il tempo non c’è, ed è necessario inventarsi una soluzione tattica che consenta ai rossoverdi di essere più pericolosi sotto porta, vista la fatica con la quale si arriva al tiro.
Anche la contestazione dei tifosi, legittima, ha lasciato qualche giovane un po’ in confusione e in una condizione psicologica non proprio adatta per riuscire ad esprimere le proprie potenzialità.