Previsto anche un parco fotovoltaico. Saranno ridotti i costi per la città
Ammonta a 9.560.000 € la somma necessaria a realizzare la riqualificazione della linea fanghi con
produzione di biometano dell’impianto di depurazione di Casone a Foligno, che è stata quasi integralmente finanziata dal PNRR.
Approvato il finanziamento
È notizia di questi giorni, infatti, che il Ministero della Transizione Ecologica ha approvato il finanziamento per l’intervento di adeguamento dell’impianto, realizzato nel 2010, ai migliori standard
e tecnologie disponibili per la gestione dei fanghi derivanti dal processo di depurazione delle acque reflue. La proposta progettuale, presentata dall’ AURI (Autorità Umbra per i Rifiuti e Idrico) per Valle Umbra Servizi e approvata dalla Regione Umbria, è stata presentata nel corso di quest’anno all’interno dei bandi emanati dal Ministero per il finanziamento di investimenti qualificati con i fondi disponibili nel “Piano Nazionale di Resilienza e Ripartenza”, che mirano a migliorare la gestione dei rifiuti e in particolare l’ammodernamento di impianti di trattamento/ riciclaggio per lo smaltimento dei fanghi di depurazione attraverso tecnologie innovative.
Impianto che consentirà di ridurre i costi del processo di depurazione
La realizzazione dell’intervento consentirà di ridurre i costi complessivi del processo di depurazione delle acque reflue dell’intero territorio comunale di Foligno anche attraverso la produzione di energia elettrica e calore. È prevista inoltre la realizzazione di un parco fotovoltaico con una potenzialità di 160 KW e di un nuovo impianto per la trasformazione del biogas in biometano da immettere nella rete del gas naturale.
In funzione entro il 2026
“L’investimento – afferma Marco Ranieri Direttore Generale di Valle Umbra Servizi Spa – si ritiene di
particolare interesse per tutto il territorio di Foligno, soprattutto per le positive ricadute occupazionali e i benefici ambientali in termini di efficientamento energetico e di riduzione, assai significativa, delle emissioni CO2”. I tempi di realizzazione del progetto prevedono l’impianto completamente riqualificato e in funzione entro la fine del 2026.