Il Consiglio comunale di Città di Castello ha approvato a maggioranza, Mariangeli "C'è la volontà di non chiedere più soldi ai cittadini”
Lo schema di bilancio 2022-2024 e i relativi allegati sono stati depositati in apertura dell’ultimo Consiglio comunale di Città di Castello, nel corso della quale sono state approvate a maggioranza la modifica al regolamento generale delle entrate tributarie comunali e le aliquote Imu per il 2022.
Su proposta dell’assessore al Bilancio Mauro Mariangeli, che ha espresso l’intenzione della giunta di valutare la possibilità di recepire le proposte emerse nella commissione ‘Programmazione Economica’, è stato invece ritirato il punto all’ordine del giorno riguardante la variazione dell’aliquota ai fini dell’applicazione dell’addizionale comunale all’Irpef.
Le aliquote per il 2022 dell’Imu resteranno invariate rispetto all’anno scorso: con i 12 voti favorevoli di Pd, Psi, Luca Secondi Sindaco, i voti contrari di Castello Civica, Fd’I, Lega e l’astensione di Castello Cambia, CiviciX, Marinelli Sindaco e Unione Civica Tiferno, l’assemblea ha accolto la proposta illustrata dall’assessore Mariangeli, che ha sottolineato la volontà di “non chiedere più soldi ai cittadini e di confermare le aliquote già applicate nel 2021”.
Le aliquote Imu applicate ai contribuenti saranno le seguenti: 0,6% per l’abitazione principale; 0,79% per le unità immobiliari ad uso abitativo, diverse da abitazione principale; 0,79% per alloggi e relative pertinenze regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica; 0% per i fabbricati rurali ad uso strumentale; 1,06% per le aree edificabili; 1,06% per ogni altro immobile imponibile non ricompreso fra gli altri sopracitati.
Il Consiglio comunale ha approvato anche la modifica al regolamento generale delle entrate tributarie comunali, con i 12 voti favorevoli di Pd, Psi, Luca Secondi Sindaco, i 7 voti contrari di Castello Civica, Fd’I, Lega, Castello Cambia, CiviciX, Marinelli Sindaco, Unione Civica Tiferanno e l’astensione di Giorgi (Pd). Con la deliberazione viene prevista anche la possibilità di destinare una quota del gettito derivante dall’accertamento Imu e Tari (non superiore al 5%) al potenziamento delle risorse strumentali dell’Ufficio Entrate-Tributi e all’incentivazione dei dipendenti.
Su quest’ultimo punto il sindaco Luca Secondi ha precisato: “Si propone di recepire una possibilità normativa, come hanno fatto già tantissimi altri Comuni. La cornice è la lotta all’evasione fiscale e in questa ottica non ci vogliamo privare della possibilità di un altro strumento a disposizione dell’ente”