Petruzzi (Federconsumatori): la priorità viene data ai profughi degli sbarchi e agli ucraini, strana gara di sofferenza
“Dentro la Questura non c’è posto per tutti”: richiedenti asilo in fila sul prato. A denunciare l’ennesima scena di disagi che si ripresenta davanti alla Questura di Perugia è il presidente di Federconsumatori, Alessandro Petruzzi. Gli ultimi a ritrovarsi in questa situazione, mercoledì mattina, sono stati una decina di giovani pakistani.
“Molti richiedenti asilo – spiega Petruzi – aspettano per giorni nell’unico posto possibile. Cioè sul prato e in cerca di un po’ di ombra sotto un albero visto che non ci posti per ospitarli all’interno. O meglio, i posti ci sarebbero, ma a quanto pare, prima i migranti provenienti dagli sbarchi e probabilmente agli ucraini (strana gara di sofferenza). Quindi chi arriva via terra è costretto a giorni e giorni di attesa all’aperto prima di poter formalizzare la richiesta di protezione. Sì, perché se non ha nessuno che ti dà ospitalità non puoi neppure chiedere la protezione”.
E questo, evidenzia Petruzzi, “nonostante il lodevole impegno del personale della questura di Perugia”.
“E’ vero che c’è una guerra a noi vicina – commenta Petruzzi – ma le guerre silenziate sono in molte altre parti del mondo con aumentate e indicibili sofferenze”.