“Delusi dalla Giunta Tesei, da cui ci attendevamo una svolta su caccia e pesca“. Questa la lamentela che i rappresentanti di quattro associazioni venatorie hanno manifestato al leader della Lega, Matteo Salvini, nel breve incontro privato avuto a latere della presentazione del candidato sindaco di Città di Castello.
All’incontro erano presenti il presidente umbro di Federcaccia, Simone Petturiti, i presidenti regionale Lando Loretoni e provinciale Carlo Paolo Cristini, il presidente di Enalcaccia Marco Broccatelli e dell’Anuu migratoristi Giovanni Barzacca.
I rappresentanti delle quattro associazioni venatorie avevano incontrato in precedenza il consigliere regionale Valerio Mancini e il vice segretario umbro della Lega on. Augusto Marchetti, che nei giorni scorsi, proprio su caccia e Calendario venatorio, aveva attaccato l’assessore Roberto Morroni.
Poi a Salvini hanno manifestato la difficoltà di avere un’interlocuzione, al di là dei tavoli delle Consulte, con l’amministrazione regionale sui temi della caccia e della pesca. E’ stata anche mostrata la lettera, a suo tempo inviata alla governatrice Tesei, con la quale si richiedeva un incontro su questi temi. Lettera alla quale non è seguita alcuna risposta.
Salvini ha ascoltato le lamentele dei cacciatori, dichiarandosi sorpreso per quanto sta avvenendo in Umbria. E ricordando che la caccia è uno dei temi che sta a cuore alla Lega. Ha assicurato che si sarebbe confrontato con la governatrice Tesei e che avrebbe coinvolto gli organismi del suo partito per cercare di risolvere alcuni aspetti tecnici che riguardano il Calendario venatorio adottato in Umbria.
Al termine del breve incontro, i rappresentanti delle quattro associazioni venatorie hanno espresso apprezzamento per essere stati ascoltati. Sperando che l’interessamento di Salvini possa riaprire i canali di confronti con l’amministrazione regionale.
“E’ paradossale – le parole di Petturiti (Federcaccia) – che si riesca a parlare con il leader nazionale di uno dei maggiori partiti e non con Morroni e la Tesei. E’ quello che ho detto a Salvini. Quest’incontro, pur ovviamente breve perché a latere di un’iniziativa politica di altra natura, mirava proprio a recuperare un’interlocuzione con la Regione. A cui mandiamo lettere, richieste di incontro, osservazioni, senza avere la possibilità di confronto al di fuori della Consulta. Le decisioni assunte su valichi montani, limitazioni delle specie cacciabili ed altre scelte sono segnali di come la linea della politica venatoria in questa regione non sia cambiata“.
Su questo ha espresso a Salvini la sua delusione il presidente della Libera Caccia, Lando Loretoni: “Il nuovo corso politico doveva rappresentare un salto di qualità per la caccia e la pesca in Umbria. E invece, sin dall’insediamento, non c’è stata mai la possibilità di un confronto con l’assessore Morroni. Da qui la nostra delusione, soprattutto dopo il Calendario venatorio adottato, nonostante gli impegni assunti dall’assessore e il testo concordato in Consulta e approvato in Commissione“.
“Un rappresentante politico ai massimi livelli ha ascoltato il nostro grido” il commento di Marco Broccatelli, presidente Enalcaccia. Che aggiunge: “Salvini ha parlato con noi delle problematiche manifestate dal mondo venatorio e associazionistico. Assicurando il suo interessamento per provare a risolvere queste questioni, attivandosi in Regione e coinvolgendo gli organismi del suo partito. E’ stato un incontro fruttuoso. Il Calendario venatorio? Si apre qualche piccolo spiraglio per aggiustare il tiro, per provare a ricomporlo“.
Il presidente di Anuu migratoristi, Giovanni Barzacca: “Il punto cruciale è far comprendere all’amministrazione regionale che ci siamo anche noi. Abbiamo mostrato a Salvini la lettera inviata alla Tesei, dalla quale non abbiamo ricevuto risposta. Al di là della possibilità di modificare il Calendario venatorio, non essere considerati dalla Regione è umiliante. In fondo, rappresentiamo una categoria. Salvini è stato disponibile, ha promesso di contattare la presidente Tesei. Vediamo se qualcosa cambierà“.
Insomma, i cacciatori aspettano l’esito “della telefonata” che Salvini farà, secondo quanto ha assicurato, alla presidente Tesei. Sperando che provochi l’effetto sperato e di essere quindi in futuro maggiormente ascoltati.
Quanto alla possibilità di aggiustare il Calendario venatorio, la richiesta è sempre quella di seguire l’esempio delle Marche.
E poi ci sono i rapporti con Morroni. Ma quello è un capitolo che riguarda anche i giochi di forza tra i partiti del centrodestra, che in diversi casi vedono le amministrative in Umbria come una conta per misurarsi.