Sono riprese in queste ore le ricerche del deltaplanista che, secondo la segnalazione di un testimone oculare, sarebbe precipitato, ieri pomeriggio (giovedì 13 aprile) nella zona di Monteleto (Gubbio).
Dopo le imponenti ma infruttuose operazioni di soccorso di ieri, che hanno visto levarsi in volo anche l’elicottero dei vigili del fuoco di Arezzo, sono state avanzate varie ipotesi sul caso, tra le quali, quella più plausibile, sembrerebbe essere quella del falso allarme.
Da quanto emerge, infatti, nessun pilota di deltaplano risulta essere partito dalle “classiche” zone di decollo dei Monti Cucco e Subasio. Inoltre, in queste ore, non è stata denunciata alcuna scomparsa.
Durante le ricerche a terra, da parte dei vigili del fuoco di Gubbio e delle unità SAF (Speleo Alpino Fluviali) della squadra di Perugia, era stato ritrovato anche un pezzo di tubo in fibra di carbonio, che sulle prime era stato associato proprio ad un deltaplano ma poi si era rivelato una falsa traccia.
E’ inoltre possibile che il pilota, dopo la manovra in picchiata che ha fatto allarmare il testimone, abbia scampato il pericolo e sia atterrato sano e salvo. Non resta che attendere l’esito delle ricerche mattutine per saperne di più.