Chiamiamolo un j’accuse poco appropriato, un appello ai diritti oltre il confine delle regole. Sicuramente ‘l’uscita’ del candidato del Partito Democratico ed ex segretario Cgil Mario Bravi sganciata ieri sul suo blog e rimbalzata sui social è apparsa oltre che errata, anche fuori luogo nel pieno dell’ultima settimana di campagna elettorale per le regionali dell’Umbria. Così si legge nella sua dichiarazione: “Stamattina durante il volantinaggio effettuato dal sottoscritto nel corso del mercato di Marsciano , due agenti della polizia municipale sono intervenuti per bloccare il volantinaggio”. E ancora: “Avendo certezza assoluta che si tratta di una prassi illegittima invito il sindaco a fare chiarezza su tale grave vicenda”.
In più, persevera il candidato del Pd, “non escludo il ricorso all’autorità giudiziara”. Infine, “per quanto mi riguarda”, conclude Bravi, “continuerò la mia campagna elettorale parlando anche con i cittadini di Marsciano contro ogni logica di chiusura municipalistica nella certezza che il 31 maggio si tratta di elezioni”.
Il testo completo del post
Ma a stretto giro di posta non può mancare la risposta del Primo Cittadino di Marsciano, chiamato in causa dal candidato PD: “A Mario Bravi e ad una sua sostenitrice, così come accaduto oggi (e in passato) a esponenti di diverse forze politiche e operatori commerciali – scrive Alfio Todini – , è stato comunicato da due agenti della Polizia Municipale di Marsciano che, ai sensi del “Regolamento Piano Generale degli impianti pubblicitari e disciplina dei mezzi pubblicitari”, non era possibile effettuare il volantinaggio “mano a mano” neanche durante il mercato. (Art. 27, commi 8 e 9 – per la parte che regola il volantinaggio consentito – Approvato dal Consiglio Comunale di Marsciano e consultabile al seguente indirizzo web: http://trasparenza.comune.marsciano.pg.it/archivio19_regolamenti-e-documentazione_0_3340_39_1.html)”.
Ovvero: “Tale divieto quindi vale per tutti e sebbene possa non essere possibile assicurarsi in ogni momento del suo rispetto, quando i Vigili Urbani intervengono, come hanno fatto oggi, lo fanno nei confronti di tutti coloro che si trovino a non osservarlo”.
E ancora: “Lo stesso ufficio elettorale della Prefettura conferma che in presenza di un Regolamento comunale non sono previste deroghe per le attività elettorali”.
Dalla precisazione alla bacchettata il passo è breve. Perché il primo cittadino di Marsciano proprio non ci sta a farsi dire che limita i diritti dei cittadini, e replica diretto: “Spiace che una persona equilibrata come Mario Bravi abbia voluto dare fiato alle trombe e ricorrere direttamente alla stampa, denunciando inesistenti discriminazioni e addirittura lasciando supporre presunti favoritismi “municipalisti”. Bastava una telefonata e si sarebbe tutto chiarito. La nostra Polizia Municipale ha agito con scrupolo e tatto e non necessita quindi di alcuna tirata d’orecchie di correzione da parte del sindaco. Spero che si voglia chiudere una polemica onestamente esagerata”.