Mobilitazione dei cittadini contro l'annuncio del vicesindaco
L’annunciata demolizione di strutture abbandonate ad Annifo, Sassovivo e e Prato Smeraldo accende il dibattito.
Demolizioni, le parole di Meloni
Ad annunciarle il vicesindaco Riccardo Meloni: “Saranno demolite alcune strutture abbandonate da anni, non più utilizzabili: casette di legno ad Annifo, un container nella zona di Prato Smeraldo, due container in via Sassovivo”. Meloni aveva sottolineato che “la lotta al degrado è una delle priorità che l’amministrazione intende combattere, pertanto si è deciso di intervenire in alcune zone dove sono presenti da anni strutture fatiscenti, molto spesso utilizzate in modo assolutamente improprio. Queste strutture non sono più idonee a nessun tipo di utilizzo e saranno demolite”.
Ci sono anche Prato Smeraldo e Sassovivo
Meloni ha ricordato che “si interverrà ad Annifo dove ci sono delle casette di legno totalmente abbandonate. A questo proposito ringrazio il consigliere Domenico Lini per la segnalazione”. Stessa sorte a Prato Smeraldo “per un container posizionato, fin dagli anni ’80, in totale stato di abbandono, preda di numerosi atti vandalici e non più utilizzato dalle associazioni che ne usufruivano da tempo. Nella stessa zona l’amministrazione comunale è già intervenuta per ridare vigore al quartiere. Intendo ringraziare Daniela Flagiello, consigliere comunale, che, con i suoi solleciti e la sua determinazione, ha contribuito alla soluzione del problema. Saranno demoliti altri due container nella zona di via Sassovivo. Continueremo a monitorare il territorio in maniera costante – ha concluso Meloni – per evitare che si ripetano in futuro situazioni simili”.
Il no di Comitato e Circolo Arci
Non dello stesso avviso, per quanto riguarda Prato Smeraldo, il Comitato di quartiere e il circolo Arci, che hanno lanciato una raccolta firme: “Apprendiamo con stupore che l’Amministrazione Comunale di Foligno ha annunciato, attraverso le parole del Vice Sindaco, di voler combattere il degrado del quartiere di Prato Smeraldo abbattendo la “casetta blu” nel parco. Non condividiamo questa scelta che, seppur animata da buone intenzioni, va nella direzione opposta ai principi di riqualificazione che come comitato ci siamo prefissati. Combattere il degrado per noi significa riqualificare il quartiere con attività di promozione civica e culturale, con l’invito alla cittadinanza a vivere i luoghi del proprio quartiere.Inoltre la sede in questione non è affatto abbandonata da anni come si legge nelle dichiarazioni della amministrazione“.
La raccolta firme
“Al contrario è stata fino all’estate 2019 sede di attività di animazione e dopo scuola per i bambini attraverso il lavoro di una cooperativa sociale del territorio, fungendo da luogo di incontro per i tanti bambini presenti a prato Smeraldo. In questi giorni il Comitato Prato Smeraldo, il circolo Arci Subasio, i commercianti del quartiere, hanno promosso una serie di attività che si sono prese cura del quartiere e del suo parco principale, con particolare attenzione proprio alla sede in questione, avanzando una serie di proposte che rendessero questo luogo di nuovo il centro delle attività ludiche, sociali e ricreative della zona.Abbattere questa sede di proprietà pubblica, l’ultima nel quartiere, ci sembra una resa e un arretramento dal punto di vista dell’offerta del nostro quartiere che, al contrario, ha bisogno, di socialità, integrazione e attività a sostegno di tutti gli abitanti.
Per questa ragione abbiamo attivato una raccolta firme da indirizzare alla Amministrazione Comunale per scongiurare l’abbattimento della casetta blu di Prato Smeraldo e per promuovere un pacchetto di attività che ridarebbero dignità e decoro al quartiere e alla città. si può firmare a questo indirizzo http://chng.it/VmLMVJvKjc Il degrado si combatte con la condivisione e la partecipazione dei cittadini alle scelte della vita pubblica, non certo demolendo i propri stessi spazi“.