Caccia Italia

Decreto Agricoltura, ok allungamento caccia al cinghiale ma stop su Calendari venatori e altri emendamenti

In Commissione al Senato, dove era in discussione il cosiddetto Decreto Agricoltura, saltano, per iniziativa del Governo, gli emendamenti sulla caccia presentati dal senatore della Lega Francesco Bruzzone per modificare la legge 157/92.

Il Ministero dell’Agricoltura ha infatti ritenuto collegate alla materia, e in particolare al contrasto ai danni ed ai rischi Psa legati alla presenza della fauna selvatica, l’allungamento di un mese della caccia al cinghiale e la possibilità di utilizzare ottiche digitali e visure notturne per la selezione.

Bocciati, però, gli emendamenti più importanti, che avrebbero modificato alcuni aspetti essenziali della legge 157/92, in particolare il fatto di far approvare con legge i Calendari venatori, così da metterli al riparo dai ricorsi degli ambientalisti. Allo stesso modo, sono stati tolti dal decreto la possibilità di diverse opzioni di caccia, l’alleggerimento burocratico per praticare la selezione. Lasciate anche le 42 zone di divieto, che il senatore Bruzzone voleva eliminare con la norma sui valichi montani del Piemonte.

L’esponente leghista parla apertamente di accordo tradito da parte del Ministero. Ed evidenzia l’incongruità di un’impostazione da una parte vede il cinghiale come un problema per l’agricoltura, ma dall’altro toglie certezze sulla possibilità di effettuare le forme di caccia, anche al cinghiale, dando certezza sui Calendari venatori.

“La partita non è finita qui” avverte Bruzzone. Che annuncia battaglia in Aula, dove si preannuncia l’ostruzionismo del Movimento 5 stelle.

Dall’altra parte, esultano le associazioni animaliste e ambientaliste, che annunciano battaglia sulla proposta di legge bollata “sparatutto” e sui Calendari venatori approvati da alcune Regioni.