Una scatola di pasticcini che scalda il cuore dei volontari del gruppo Terni Amelia del Cisom impegnati nell’emergenza coronavirus. E’ il grazie di una persona che ogni giorno vede decine di persone in prima linea di fronte agli ospedali di Amelia e Narni per garantire la salute di tutti.
“Non conosco neanche il tuo nome – scrive Gabriele Casali, giovane volontario ternano con la divisa arancione – ma ci hai riempito il cuore. In quel gesto ci hai dimostrato quanto importante sia il nostro lavoro e quello di tutte le forze schierate nell’emergenza. Grazie, dietro quella mascherina hai emozionato tutti i ragazzi in divisa”.
Nelle tende di fronte agli ospedali di Amelia e Narni per il pre-triage e a Terni ed Amelia con il Coc, il corpo italiano di soccorso dell’ordine di Malta schiera 83 volontari.
“La gente è impaurita, è normale – dice la presidente, Graziella Fabrizi -. Siamo tesi anche noi, che siamo all’opera tutti i giorni dalle 8 alle 20. Qualcuno si spazientisce in fase di pre-triage ma è una minoranza, per il resto le persone sono molto tolleranti e collaborative e continuano a dirci grazie”.
Ogni paziente che arriva per una visita medica, una donazione di sangue, una fisioterapia, prima di poter entrare in ospedale, si ferma nelle tende e risponde alle domande dei volontari del Cisom. La scheda viene consegnata al personale medico, che decide se sia opportuno effettuare la visita in tenda o dà l’ok all’ingresso in ospedale.
“Finora la situazione è abbastanza tranquilla. Incrociamo le dita e teniamo bene a mente che tutti dobbiamo contribuire per arginare il contagio del virus. Dobbiamo farlo semplicemente rispettando le regole – dice Graziella Fabrizi -. Noi lo facciamo da qui, tutti voi fatelo restando a casa!”