Categorie: Cronaca Foligno

DECENNALE SISMA: 17.23, IL TORRINO TORNA AI FOLIGNATI (LE FOTO CON LA SEQUENZA DEL CROLLO)

Le 17,23 di dieci anni dopo: il Torrino torna ai folginati. Un lungo applauso ha salutato la restituzione alla città del simbolo per eccellenza del terribile terremoto del 1997 che sconvolse l’Umbria e le Marche. Ed il torrino è appunto il simbolo per i folignati, il monumento da “riconquistare”, quasi per esorcizzare definitivamente quella paura non ancora del tutto cancellata dalla mente e dal cuore degli abitanti della città della quintana. Ieri le campane sono così tornate a suonare a festa. Erano le 17,23 del 14 ottobre 1997 quando la faglia che da Sellano passa per Colforito fece registrare uno dei suoi movimenti più intensi: l’epicentro fu fra Sellano e Preci, l’intensità di 4.9 Richter. L’onda si propaga su tutta l’Umbria e le Marche, raggiunge anche il Lazio, Toscana e Abruzzo e viene avvertita a Napoli come lungo la costa sorrentina. A Foligno sono tutti in piazza per seguire le operazioni dei vigili del fuoco che stanno mettendo in sicurezza il torrino: tre di loro, appesi al braccio di una gru, stanno imbracando un merlo della torre per poi deporre la la gabbia protettiva che proteggerà il monumento. Troppo tardi, la scossa li anticipa di qualche minuto e il torrino si sbriciola sotto lo sguardo atterrito dei folignati. Crolla la torre, crollano i nervi agli stessi abitanti che da ben 18 giorni sono sotto scacco dello sciame sismico partito il 25 settembre prima. Anche il sindaco Maurizio Salari cede: il crollo del torrino scatena lacrime di rabbia, riprese dalle telecamere presenti in Piazza della Repubblica. Quelle lacrime, ieri, dieci anni dopo, sono state superate dal sorriso di quanti hanno preso parte alla cerimonia. In piazza c’erano davvero tutti. Dalla Governatrice Lorenzetti al sindaco Manlio Marini, al capo della protezione civile Guido Bertolaso. “Dobbiamo tutti il nostro ringraziamento – ha detto la Lorenzetti – a coloro che sisono impegnati sin dalle prime ore a sostegno delle nostre popolazioni. Un evento drammatico che ci ha però dimostrato come questo Paese sappia essere geeroso nei momenti difficili. Ci siamo sentiti figli di una stessa nazione”. “Il terremoto dell’Umbria, così come le tragedie del Friuli e dell’Irpinia – ha ricordato Bertolaso – hanno fatto crescere l’organizzazione di tutta la protezione civile che ha nei vigili del fuoco il suo corpo per eccellenza”. Commovente il messaggio che Bertolaso ha scritto sull’albo d’onore firmato qualche minuto prima dell’inaugurazione: “Grazie a Foligno e ai suoi cittadini, simbolo di coraggio, pazienza ed umiltà”. Sereno e sorridente anche il sindaco Manlio Marini che ha sottolineato come “il momento tanto atteso è finalmente arrivato”. Non sono mancate però le polemiche. Prima fra tutte quella dell’onorevole Maurizio Ronconi che ha rilasciato alle agenzie di stampa una dichiarazioen di fuoco: “con alcune centinaia di terremotati ancora fuori dalle proprie case.e un palazzo comunale ancora inagibile – scrive il parlamentare dell’Udc – l’inaugurazione del torrino appare beffarda e come una inutile liturgia propagandistica messa in atto dai soliti personaggi in cerca di un consenso sempre più incerto. Non sarà certo sufficiente un'altra celebrazione per abbassare l'attenzione sulla busta pesante e sui diritti dei terremotati”.